Un rituale al quale soprattutto i giovani non possono proprio rinunciare, quello dell’aperitivo in compagnia degli amici. E così, ad ammazzare la noia da quarantena e a salvaguardia dell’immancabile cena insieme ad amici e parenti, arrivano le app.
Le chat di alcune celebri App, come WhatsApp, consentono videochiamate tra un numero limitato di persone. Una criticità che i giovanissimi, sempre al passo con i tempi e ferratissimi in materia di social network, hanno superato individuando due Applicazioni che consentono a più utenti di comunicare tra loro contemporaneamente, guardandosi sullo schermo del cellulare o del pc.
L’App più utilizzata dai giovani italiani in quarantena si chiama Houseparty ed è già in voga tra i giovani brianzoli e dei comuni del Nord Italia tra i primi ad essere colpiti dall’emergenza Covir-19.
Attraverso il servizio fornito da questa app, ogni sera, nutriti gruppi di amici si radunano intorno al pc con tanto di spritz e noccioline a portata di mano e danno vita ad un vero e proprio aperitivo virtuale. Lo stesso vale per la cena. I più originali, optano perfino per la stessa pietanza da mangiare, organizzandosi prima su cosa cucinare.
Houseparty è un servizio di social network che consente la chat video di gruppo tramite app mobili e desktop. La registrazione avviene tramite Facebook o Snapchat e la ricerca degli utenti avviene digitando il nome della persona che si vuole invitare. Ogni volta che un nuovo utente entra in una «stanza» virtuale Houseparty registra l’ingresso e avvisa tutti gli altri. Così mano a mano la room virtuale si riempie di nuovi amici. Gli utenti ricevono una notifica quando gli amici sono online e disponibili per la chat video di gruppo.
Un’altra app utile ad assicurare “uscite di gruppo virtuali” è Zoom Cloud Meetings: una piattaforma utilizzata per le videoconferenze, molto facile da utilizzare e quindi adatta a utenti di ogni tipo, anche chi ha poca dimestichezza con PC, smartphone e tecnologia in genere.
Chi crea una teleconferenza con questa app, avrà tutti gli strumenti per gestire al meglio il “pubblico”. Potrà scegliere di attivare o disattivare il proprio video o quello dei partecipanti; scegliere di attivare o disattivare il microfono dei partecipanti; condividere lo schermo su Zoom e registrare la videoconferenza, così da poterla rivedere (e far rivedere) ogni volta che si vuole.
A differenza di altre piattaforme, poi, Zoom non necessita di una rubrica “interna” grazie alla quale avviare conversazioni o videoconferenze. E’ possibile invitare i partecipanti utilizzando la casella elettronica o servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp, Messenger, Telegram o Signal.
Un espediente prezioso sperimentato anche da tanti adulti per restare simpaticamente connessi tra amici e parenti e sostenersi a vicenda in questo momento particolarmente teso per tutti gli italiani.