“Oggi il governo risponde presente e lo farà anche domani per ricostruire un tessuto sociale fortemente intaccato con un piano economico rapido. – ha dichiarato il Presidente Conte nel corso della conferenza stampa in cui, insieme al Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha illustrato i punti del decreto “Cura-Italia” – Sono orgoglioso di questa comunità che ho l’onore di guidare in questo frangente così delicato.”
Le misure economiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus, si articolano su aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese. Stanziati circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi.
Conte annuncia inoltre futuri interventi per risollevare l’economia: “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde ‘presente’ e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti investimenti e con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima”.
Una manovra che si basa su 5 punti:
- Finanziamento al sistema sanitario, protezione civile ed operatori pubblici impegnati sul fronte emergenza coronavirus di circa 3,5 miliardi di euro.
- Più di 10 miliardi di sostegno ai lavoratori affinchè nessuno perda il posto di lavoro ed estensione degli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese i marzo. Esteso il congedo parentale a 15 giorni e un vaucher baby-sitter da 600 euro. Previste risorse per 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende con un solo dipendente. Per gli autonomi e i liberi professionisti, questo primo decreto stanzia circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività. E’ anche prevista la sospensione dei contributi previdenziali, per queste categorie. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a 12 giorni. Confermato rispetto alle attese l’ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando cioè è scoppiata l’emergenza sanitaria. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.
- Sospensione delle rate di prestiti e mutui. Per quanto riguarda il sistema del credito e l’agevolazione dell’erogazione di liquidità: arriva l’attesa sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche. Il titolare delle Finanze ha indicato l’intervento statale sia con il potenziamento del Fondo di garanzia, sia con il meccanismo del Fondo Gasparrini per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori autonomi, o di chi ha perso il lavoro, sia con una garanzia pubblica che può consentire al sistema bancario di sospendere le rate dei prestiti o di estendere i finanziamenti.
- Sospensione di obblighi di versamento per tributi e contribuiti, sospensione della prossima rata differita fino al 31 maggio fino al fatturato di 2 milioni di euro e al di sopra di questo limite per tutte le filiere colpite da questa emergenza. In campo fiscale, si conferma il rinvio degli obblighi fiscali e la sospensione dei versamenti di tributi e contributi: il ministro dell’Economia ha parlato di un differimento al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi).
- Norme importanti di sostegno aggiuntivo alle categorie colpite direttamente dalla crisi: tra i settori economici citati, il trasporto merci.