La task force della Protezione civile della Regione Campania comunica che nel pomeriggio di giovedì 5 marzo sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 31 tamponi. Cinque di questi sono risultati positivi.
Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Complessivamente, dunque, nella giornata odierna sono stati analizzati 89 tamponi, di cui 12 con esito positivo.
Si è registrata anche la prima guarigione: si tratta di un paziente ricoverato all’ospedale Cotugno con diagnosi di Coronavirus che è stato dimesso giovedì 5 marzo.
Attracco vietato a Phuket per la nave da crociera Costa Fortuna che ha 173 italiani a bordo (sono 64 quelli interessati dalle restrizioni per lo sbarco). Madagascar e Thailandia hanno imposto restrizioni a causa del coronavirus allo sbarco di italiani che siano stati nel nostro Paese negli ultimi 14 giorni. Costa ha cambiato itinerario dirigendosi alle Seychelles. La nave, comunica la compagnia, è in navigazione verso la Malesia. Lo rende noto la compagnia sottolineando che i passeggeri “tutti stanno bene”.
Un’altra nave è stata bloccata nel porto di Napoli, proveniente da Genova, con a bordo nove membri dell’equipaggio che manifestano sintomi ipoteticamente riconducibili al coronavirus. Si attendono i controlli medici. La nave ha a bordo 125 persone tra equipaggio e alcuni operai.
Il pronto soccorso del ospedale San Paolo di Napoli sospende temporaneamente la sua operatività. La decisione della direttore generale dell’Asl Napoli 1 centro, Ciro Verdoliva, prevede anche il trasferimento dei pazienti presenti nei reparti dello stesso presidio ospedaliero o, con il 118, in altri ospedali. Lo stop alle attività è dovuto al fatto che un medico, intervenuto per assistere un paziente nella tenda a isolamento nel pomeriggio di ieri, non ha indossato i dispositivi di prevenzione pure disponibili e poi ha completato il suo turno di lavoro in pronto soccorso. Il medico è stato messo il d’ufficio in quarantena domiciliare. Ora però è necessaria la sanificazione dei luoghi e delle apparecchiature. Il servizio è stato sospeso alle 12 e riprenderà massimo alle 18.
Il primo paziente risultato positivo al coronavirus in Vaticano sarebbe stato portato per i controlli in una struttura ospedaliera di Roma.
In Vaticano, infatti, esistono presidi sanitari, ma non ci sono posti di degenza. Massimo riserbo in Vaticano sull’identità del paziente. È da considerare che gli ambulatori dentro le mura vaticane sono frequentati da ecclesiastici, religiosi e religiose che operano in curia, ma anche da dipendenti laici, in sevizio e ma anche in pensione e dai loro familiari. Le autorità sanitarie italiane sono state subito avvertite sul caso.
In Vaticano si studiano le modalità per proseguire gli appuntamenti che richiamano normalmente molti fedeli. La prima novità ci potrebbero essere con l’Angelus di Papa Francesco di domenica 8 marzo. Tra le ipotesi c’è anche quella di trasmetterlo solo in video considerato che comunque, per quanto ci sia una diminuzione di fedeli a causa del coronavirus, ai controlli ci sono sempre file e assembramenti. Analoga decisione potrebbe essere presa anche per l’udienza generale del mercoledì.