Nel 2017, secondo quanto denuncia il Libero Sindacato di Polizia, sarebbero stati banditi 1148 posti nell’ambito del concorso di Polizia di Stato.
Il LI.SI.PO. ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’Interno che integralmente si riporta: ”Signor Ministro, Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), nel giudicare positivamente l’indizione del bando di 1650 posti di allievo agente della Polizia di Stato rileva che, a giudizio del LI.SI.PO. non si è tenuto conto delle esigenze degli aspiranti del concorso di 1148 posti banditi nel 2017. Questo bando di concorso, prevedeva l’età di partecipazione a 30 anni; in corso di svolgimento, una atroce norma inserita nel DL Semplificazioni, a firma di alcuni Senatori, ha fatto sì che l’età per poter partecipare scendesse a 26 anni. Signor Ministro, molti giovani, pur avendo riportato un voto alquanto alto ai test preselettivi (da 9,20 ad 8,25) e pur avendo l’Amministrazione allargato la graduatoria fino ad 8,25, sono rimasti fuori, perché over 26! Tutto ciò è assurdo oltre che fortemente discriminatorio! Al riguardo il LI.SI.PO. chiede: è giusto cambiare le regole durante lo svolgimento di un concorso? Questi ragazzi, stanno spendendo cifre altissime, per opporsi, con i loro legali, a questo scempio, ma l’Amministrazione sta continuando a fare orecchio da mercante e, addirittura, ora ha proposto appello al Consiglio di Stato. Signor Ministro, tanti dei concorrenti di questo concorso, hanno dato mandato agli avvocati amministrativisti, spendendo anche fino a 1.000,00 €, ma finora non hanno ottenuto nulla, sebbene il TAR Lazio abbia accolto le loro motivazioni intimando al Dipartimento PS di provvedere alla convocazione per le prove fisiche e le visite mediche, ma l’Amministrazione, non vi ha ottemperato ed ha proposto ricorso al Consiglio di Stato. Signor Ministro, perché tanto accanimento contro questi giovani? Sono forse figli di un Dio minore? Intanto si continuano a bandire nuovi concorsi, con l’età massima di partecipazione fissata a 26 anni e non si convocano questi aspiranti che hanno già ottenuto un punteggio alto ai test preselettivi, ma che, purtroppo, hanno il torto di avere più di 26 anni! Eppure quando hanno partecipato al bando di concorso, il requisito dell’età era fissato in 30 anni!!! A giudizio del LI.SI.PO., è veramente una grossa ingiustizia perpetrata ai danni di questi giovani, anche perché, poi, c’è addirittura chi (455 persone), hanno superato tutte le prove concorsuali, risultando IDONEI e quindi pronti a partire per la frequentazione dei corsi, ma sono in stand-by, perché OVER 26. Questo è diventato il nostro Paese Signor Ministro?”