Gli abitanti di Napoli est sono in rivolta e da diversi giorni stanno presidiano via Mastellone per opporsi all’installazione di un’antenna 5G.
La strada che dovrebbe ospitare l’antenna, si trova al confine tra Barra e Ponticelli, circondata da numerose abitazioni. Per questa ragione, i residenti in zona, ma anche molti altri abitanti dei quartieri coinvolti, hanno immediatamente avviato una protesta civile, presidiando la zona 24 ore su 24, per impedire agli operai di avviare i lavori.
“In merito alle preoccupazioni della cittadinanza che sono sfociate nella protesta contro l’installazione di un’antenna 5G in via Mastellone a Barra, si tratta di un atteggiamento comprensibile da parte di persone che, dinanzi ad una nuova tecnologia, esprimono il loro timore per un ipotetico incremento delle patologie oncologiche sulla popolazione. Abbiamo chiesto all’Arpac di condurre ulteriori approfondimenti in grado di determinare quanti e quali rischi comporterebbe l’installazione di una antenna 5G in quell’area”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Ci siamo rivolti inoltre al professore Nicola Pasquino – spiega Borrelli –, docente di misure elettriche ed elettroniche dell’Università “Federico II”, per ricevere un parere tecnico. L’ausilio di un accademico della sua caratura potrebbe essere dirimente in una questione fondata sulle legittime preoccupazioni di un gruppo di residenti circa la propria salute e quella dei propri figli”.
Alle 14.30 di oggi, venerdì 6 dicembre, avrà luogo un sit- in di protesta al quale – secondo quanto riferito dai manifestanti – dovrebbero partecipare, oltre al consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, i responsabili dell’azienda coinvolta nell’operazione di installazione.