Cinque ingredienti che quando incontrano la creatività di uno chef possono dare forma ad un’infinità di interpretazioni, cinque sapori ai quali sono legate una storia e delle antiche tradizioni, cinque appuntamenti che hanno introdotto con originalità e brio i sapori autunnali, proponendo portate capaci di esaltare e risaltare le eccellenze campane e la creatività di un giovane chef che alle pendici del Vesuvio sta facendo parlare molto bene di sè: questa l’essenza che cataloga l’esperienza enogastronomica che ha calcato la scena del Symposium Bistrot durante i venerdì di ottobre.
Un piacevole appuntamento con i sapori che ha acceso i riflettori sul polipo, la zucca, le castagne, la patata e dulcis in fundo il maialino, autentico must della cultura gastronomica campana, oltre che un animale che ben si sposa con estro e versatilità in cucina.
Un locale accogliente e riservato, dove la cura dei dettagli gioca un ruolo determinante per “preparare la scena” alle portate: dall’esposizione delle tele di Filomena D’Ambrosio alla mise en place, passando per i grissini e la focaccia, rigorosamente homemade, ogni singolo accordo s’incastona alla perfezione nel “simposio” di sapori, profumi e percezioni che solleticano davvero tutti i sensi.
Un percorso enogastronomico all’insegna della buona cucina e delle tradizioni, dove il sagace pizzico di innovazione impreziosisce la tavola con quel quid in più che fa la differenza e gioca un ruolo importante nel determinare la differenza tra “il solito piatto” e una portata di qualità.
Il tris di antipasti è un trittico di piaceri che sanno compensarsi ed amalgamarsi senza mai predominare l’uno sull’altro. Un gioco di sapori ben bilanciati tra loro, dove ogni tassello ricopre un ruolo ben preciso: tortino salsiccia friarielli, tarallo croccante e formaggio fuso, guancia di maiale e crema di patate, porro e polvere di bacon. Un tridente ben assortito, oltre che ben cucinato, dove la cottura impeccabile della guancia di maiale merita una menzione speciale per la tenerezza e la succosità sprigionate, al pari dell’idea di assorbire l’intenso sapore dei friarielli con il formaggio fuso, autentico valore aggiunto ad un mix di ingredienti che rappresentano un autentico inno ai sapori Made in Campania.
Nei tagliolini alla gricia lo chef sprigiona tutte le competenze maturate a Roma, dietro i fornelli di diversi ristoranti capitolini dove ha avuto modo di familiarizzare con prodotti e tradizioni di un’altra autorevole realtà gastronomica italiana, facendo suoi segreti, virtuosisimi e chicche da rispolverare all’occorrenza per impreziosire le sue portate, frutto di una perenne ricerca di nuove idee da incastonare nei capisaldi della tradizione regionale e nazionale.
Come puntualmente accade con i dessert di casa Symposium Bistrot. In occasione del menù degustativo dedicato al maiale, “la coccola” finale era un ottimo flan al cioccolato fondente, guarnito con un ciuffo di marmellata di melanzane piccante: un dessert sopraffino, delicato e nel quale raramente ci si può imbattere.
Un’esperienza gastronomica che vi sorprenderà, lasciandovi sul palato una piacevole carezza di soddisfazione che vi costringerà ad inserire questo locale nella top ten degli imperdibili.
Mangiare per credere!