Il Premio alla Carriera, conferito da Incibum, la Scuola di Alta Formazione Gastronomica del Mezzogiorno d’Italia, durante la presentazione de Le “Guide de L’Espresso” 2020, è stato assegnato a Tonino Mellino, chef alla guida del ristorante Quattro Passi in località Marina del Cantone nella Baia di Nerano, tra Capri e Positano. A premiarlo Giuseppe Melara, Presidente e AD FMTS Group.
Tonino Mellino, nato in Argentina e rientrato in Italia a 6 anni, dopo aver frequentato la scuola alberghiera a Napoli, inizia a collezionare diverse esperienze in giro per il mondo ma il suo sogno resta quello di aprire un ristorantino nel suo paese di origine, Nerano. Nel 1984 riesce a realizzare la sua ambizione e dopo solo tre anni, nel 1997 vince il premio Pommery per l’Espresso. Nel 1998 per l’Accademia della Cucina Italiana riceve il Premio Pastai d’Italia e nel 1999 viene chiamato dalla catena Meridien in Giappone per impartire corsi di cucina campana. Nel 2000 Gino Veronelli, nella sua guida, lo definisce un inventore lucido e consapevole di cucina relativamente nuova, nata di improvvisi lampi di genio. Nel 2000, ottiene la Stella Michelin: “Quella di Tonino è una storia che sentiamo vicina alla cultura della nostra scuola” – afferma Giuseppe Melara, Presidente e AD FMTS Group – “Con Incibum infatti vogliamo mantenere salde le radici nel nostro territorio, così ricco di sapori, tradizione e cultura tali da renderlo unico al mondo. Per questo abbiamo scelto di conferire il premio alla Carriera a Tonino, uno chef che ha saputo fare apprezzare in tutto il mondo i sapori campani, diventandone ambasciatore“.
“Sono partito con una piccola pizzeria e oggi eccomi qui a ricevere questo premio alla carriera. Una bella soddisfazione, Quattro Passi prosegue nella sua vocazione di essere testimone della cucina meridionale anche attraverso consulenze all’estero. E sempre di più è anche un affare di famiglia, dato che i miei figli Fabrizio e Raffaele stanno prendendo in mano la gestione del ristorante in un continuum tra tradizione e libertà di espressione“, commenta Tonino Mellino.