La XXIV edizione del festival Pomigliano Jazz entra nel vivo. Mercoledì 4 settembre al teatro Gloria di Pomigliano d’Arco (NA) va in scena a partire dalle ore 21 un doppio concerto: sul palco si alterneranno Marco Cappelli con il suo progetto IDR – Italian Doc Remix e a seguire Daniele Sepe con il suo omaggio a Gato Barbieri. Tra gli ospiti Roy Paci, Hamid Drake e Lavinia Mancusi. I due dj set – in apertura e chiusura di serata – sono affidati a Vinyl.Don e Spiral, al secolo Marco De Falco. Biglietto: 5 euro – per info: 0818032810 – tel. 3313581151.
Ad inaugurare la seconda giornata del festival diretto da Onofrio Piccolo sarà il chitarrista campano da anni residente negli States, Marco Cappelli che presenta una rilettura di “Italian Doc Remix“. Una nuova produzione del progetto pubblicato daItinera (etichetta discografica di Pomigliano Jazz) nel 2008. IDR è il risultato dello scambio artistico tra Cappelli e il batterista newyorkese Jim Pugliese: dalla loro comune passione per la musica rituale del Sud Italia nasce questo progetto originale basato sulla rilettura di ritmi e melodie tradizionali del Meridione, alla luce di un approccio improvvisato di marca newyorchese. Con Cappelli e Pugliese ci saranno, Francesco Pellegrino (voce), Doug Wieselman (clarinetti), Roberto Schiano (trombone), Ken Filiano (contrabasso), con l’aggiunta per l’occasione di Elio Martusciello (live electronics), Daniele Sepe (fiati) e Bruno Spagna (tamburi a cornice).
A seguire l’omaggio a Gato Barbiere del combo guidato dal sassofonista e compositore partenopeo Daniele Sepe. “The cat with the hat” è il titolo dell’ultimo lavoro discografico di Sepe, pubblicato lo scorso marzo che in questa occasione viene presentato con una formazione impreziosita dalla presenza di numerosi ospiti. Sul palco ci saranno Roberto Trenca (cuatro e charango),Andrea Marchesino (chitarra classica), Tommy De Paola (pianoforte e tastiere), Davide Costagliola (basso), Antonello Iannotta (percussioni). Special guests: la cantante Lavinia Mancusi, il percussionista statunitense Hamid Drake e il trombettista Roy Paci.
“Nello scegliere cosa suonare non ho avuto dubbi: inutile ripercorrere brani di Gato Barbieri, giusto un paio, dopo tutto se uno vuole sentirli sente le sue versioni. Ma ho voluto scegliere una serie di brani, molti tradizionali, che ho sempre cercato di immaginare come li avesse suonati lui“, sottolinea Sepe.
Il tango e la musica argentina, il jazz e le radici mediterranee. Questo progetto rappresenta l’incontro di musiche, culture e persone e volge lo sguardo verso terre lontane, rompendo i muri e varcando i confini. Un live che va oltre il semplice tributo al grande sassofonista e compositore argentino scomparso 2 aprile del 2016.