L’ultima “americanata” trapiantata in casa nostra, ispirata a The Ring, sta spopolando in tutta Italia. Il primo caso balzato agli onori della cronaca, in provincia di Napoli, ad Afragola, ma le segnalazioni di “ragazze fantasma” che terrorizzano i passanti sono ormai all’ordine del giorno, o meglio, della notte.
Ma di cosa si tratta?
Gli appassionati di cinema horror conosceranno senz’altro la celebre protagonista di The Ring: la storia di Samara Morgan, la ragazzina fantasma del film statunitense del 2002 è basata su Sadako Yamamura, protagonista dell’omonimo film giapponese del 1998 e dei suoi seguiti, ma la “vera madre” di Samara è la serie letteraria di Kōji Suzuki che è iniziata nel 1991 con il libro Ring. Frutto della violenza di un prete sulla madre Evelyn, Samara rivela fin dalla nascita sinistri poteri paranormali, come quello di trasmettere spaventose allucinazioni ad altre persone con la sola forza della mente. La verità si rivela subito alla povera Evelyn quando comincia a maturare l’idea di uccidere la bambina demoniaca: è la stessa neonata a dirle che uno spirito malvagio abita il suo corpo e il solo modo per essere libera è porre fine alla sua vita. Quando la mamma, però, cerca di annegarla, la piccola Samara viene soccorsa dal personale ospedaliero, ignaro delle conseguenze future di un gesto tanto naturale. Nei film della serie The Ring, Samara Morgan appare come una bambina dalla pelle livida, vestita solo di una tunica bianca, con i lunghi capelli neri tenuti sempre sciolti a coprire la faccia. Ed è proprio così che si presentano le varie Samara che da giorni terrorizzano interi centri abitati: tunica bianca, lunghi capelli neri, incarnato pallido e un grosso coltello – presumibilmente finto – fra le mani.
Il primo caso è stato registrato ad Afragola, in provincia di Napoli, durante la scorsa settimana: la Samara in questione era apparsa all’improvviso in una festa di piazza, seminando il panico tra i presenti e scatenando violente reazioni, tanto da far accorrere la polizia in sua difesa contro chi cercava di picchiarla per allontanarla.
Qual è lo scopo della “Samara Challenge”?
Non è ancora ben chiaro se coloro che emulano le gesta della ragazzina fantasma siano solo a caccia del solito momento di popolarità sui social o se l’intento da perseguire sia un altro, al momento ancora non rivelato. E in effetti i social network hanno risentito dell’effetto Samara, con i vari Twitter, Instagram e Facebook che si sono riempiti di segnalazioni da ogni parte d’Italia. Anche se i casi più sconvolgenti sono stati registrati a Roma, dove, per esempio, in zona Monti Tiburtini, una ragazza travestita da Samara si è fatta fotografare accanto a un cassonetto in fiamme. Per poi fuggire a bordo di un’auto di cui è possibile leggere la targa.
Proprio come è successo ad Afragola, anche a Roma si è registrato il caso di una “ragazza fantasma” presa a calci in faccia da un gruppo di ragazzi spaventati dalla sua presenza.
Gli italiani sono divisi tra apprensione e sgomento al cospetto di quanto sta accadendo. Nel gruppo Instagram “Welcome to Favelas”, è stata una ragazza a raccontare di aver trovato una Samara armata di lama nel portone di casa, in zona San Basilio, e di essere anche caduta per le scale nel tentativo di sfuggirle, mentre a Torre del Greco, una “ragazzina fantasma” sarebbe stata accusata di aver tentato il rapimento di un bambino, un’altra “Samara” è stata pestata a Gragnano. A Barcellona, in provincia di Messina, un anziano si è sentito male per lo spavento. Nel quartiere napoletano di Pianura, la finta Samara è stata costretta a fuggire per sottrarsi al linciaggio, mentre a Ponticelli e Scampia è stata circondata da scooter guidati da ragazzini e bersagliata dal lancio di oggetti.
Un gioco che rischia di sfuggire di mano ai giocatori, esponendoli al rischio di mettere a repentaglio non solo la propria incolumità, ma anche quella di coloro che “subiscono” lo scherzo.
Qual è il comportamento più saggio da adottare in caso di avvistamento di una Samara?
Ignorare la ragazzina fantasma evitando di filmarne le gesta e se è armata di un coltello vero, contattare le forze dell’ordine.