Da poco più di vent’anni, gli italiani hanno scoperto un nuovo modo per divertirsi e rilassarsi, vivendo in modo ancora più coinvolgente e passionale un mondo come quello sportivo: scommettere legalmente. Una data, in tal senso, è ben impressa nella memoria degli sportivi italiani: 28 giugno 1998. Quel giorno, in una caldissima Marsiglia, la nazionale azzurra di Cesare Maldini affrontò la Norvegia del gigante Tore Andre Flo, in un match valido per gli ottavi di finale del mondiale transalpino: gli Azzurri sconfissero gli scandinavi grazie ad un goal di Christian Vieri, ma il turno successivo, allo Stade de France, dovettero inchinarsi ai Galletti guidati in panchina da Aime Jacquet.
Legalizzazione delle scommesse sportive: uno smacco per la criminalità organizzata
Oltre a celebrare la vittoria della nazionale, gli italiani brindarono alla possibilità di effettuare puntate negli eventi sportivi, opportunità fino al quel momento a loro preclusa. Nel mondo del betting sportivo, l’Italia si equiparava a buona parte del resto del mondo con notevole ritardo: nella maggior parte degli stati, infatti, era possibile scommettere già da svariati anni, con l‘Inghilterra assoluta leader e maestra del settore. Un ritardo che si può ben definire “colpevole”: grazie al cosiddetto “toto-nero“, ovvero le scommesse clandestine, le organizzazioni criminali riuscivano ad alimentare un vero e proprio business ultra miliardario, sottraendo preziose risorse alla già esimie casse dello stato italiano.
Il successo delle scommesse legali, com’era facilmente immaginabile in un paese che vantava milioni di affezionati giocatori di Totocalcio e Lotto, fu enorme: le sale scommesse furono prese letteralmente d’assalto, grazie anche alla possibilità – in un’epoca in cui le pay-tv non avevano ancora preso piede – di assistere in diretta allo svolgimento degli incontri. Godersi un evento live e scommettere sul medesimo, d’altronde, rende ancora più divertente lo spettacolo al quale si assiste, aumentando considerevolmente il livello di adrenalina del giocatore. Un problema che all’epoca, però, riscontravano gli scommettitori era quello di poter scegliere la miglior quota disponibile. Nella singola agenzia, infatti, era possibile scommettere solo ed esclusivamente in regime di monopolio, ovvero soltanto sulle quote del broker al quale la sala stessa era collegata.
L’avvento del betting online: cade il monopolio dell’agenzia
Grazie alla costante evoluzione tecnologica avvenuta a cavallo fra la fine e l’inizio del nuovo millennio, anche il problema del “monopolio” fu superato grazie alla possibilità di scommettere online e di poter visualizzare in real time le quote di tutti gli allibratori presenti sul territorio nazionale. I siti di comparazione quote, in tal senso, rappresentano un ottimo alleato per lo scommettitore, che, oltre a poter scegliere la puntata più congeniale, può accedere ad un’infinità di servizi aggiuntivi, come la classifica bookmakers migliori in Italia o interessanti e dettagliati approfondimenti relativi all’evento sul quale scommettere. Lo sfruttamento dei mezzi tecnologici, grazie anche all’utilizzo di app sempre più complete ed accattivanti dal punto di vista grafico, ha fatto sì che le scommesse online siano diventate, di fatto, la principale fonte di guadagno dei broker del settore.
D’altro canto, i comfort offerti dal gioco online sono molteplici. Oltre alla già citata opportunità di comparare le quote dei vari allibratori, un plus non indifferente è costituito dalla possibilità di effettuare puntate contestualmente allo svolgimento dell’evento, in base all’andamento dello stesso: le quote vengono aggiornate in real time e lo scommettitore, con un semplice click, può effettuare la puntata in qualsiasi momento. Inoltre, la rete telematica offre accesso ad una serie infinita di informazioni relative all’evento sportivo oggetto della giocata, spesso rintracciabili direttamente sui siti di comparazione o quelli ufficiali dei broker stessi: statistiche, grafici, ultime notizie e consigli per le giocate sono facilmente reperibili e comprensibili. E forniscono uno straordinario supporto nella scelta del tipo di giocata da effettuare. I tempi in cui la sola cara “rosea” faceva da volano informativo per lo scommettitore, sono, fortunatamente, finiti.