“Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale. Mi costa molto, ma vado a Brescia volentieri e con grande riconoscenza. Partirò nel pomeriggio di Ferragosto per trovarmi in chiesa alle 10,30 del 16. Ho il dovere di portarle tutto l’affetto e la gratitudine degli abitanti della “Terra dei fuochi””. Attraverso questo post pubblicato su facebook Padre Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alla “Terra dei Fuochi“, ha annunciato che sarà lui a celebrare i funerali di Nadia Toffa, la celebre conduttrice del programma-cult di Mediaset “Le Iene”, morta all’età di 40 anni al culmine di una lunga battaglia contro il cancro.
La Toffa per anni si è battuta per le popolazioni della Terra dei Fuochi. E don Praticello ha pubblicato su Facebook proprio l’ultimo video che Nadia ha postato su Istagram, sulla “Terra dei fuochi”. “E lei, come sempre aveva accolto la mia richiesta. Grazie, Nadi”, scrive il parroco.
La “iena” deceduta poche ore fa, dopo aver combattuto per circa due anni contro il cancro, aveva conosciuto ed intervistato Don Maurizio Patriciello in occasione dei tanti servizi realizzati nelle aree della Campania denominate “terra dei fuochi”. La Toffa in più circostanze aveva manifestato solidarietà e vicinanza alle “mamme della terra dei fuochi”, non solo in veste di inviata della seguitissima trasmissione di Italia1, dedicando ampio spazio alla tematica delle ecomafie nei suoi servizi, ma anche da donna capace di riconoscere l’importanza della battaglia sposata da quelle donne, in tempi non sospetti, quindi prima che le venisse diagnosticata la malattia, a tutela e salvaguardia delle vite dei loro figli, oltre che dell’intera collettività, costretta a vivere dilaniata dai veleni interrati nei terreni che circondano le loro case e sui quali giacciono lunghe distese di frutta e verdura che, in uno dei suoi tanti servizi, “la iena” aveva fatto analizzare, scoprendo un elevato tasso di contaminazione.
A riprova del vivo interesse mostrato per il dramma della terra dei fuochi, le numerose interviste realizzate da Nadia Toffa, a personaggi che hanno ricoperto un ruolo cruciale nella lotta alle ecomafie, come Roberto Mancini, il poliziotto-eroe, vittima dello stesso destino che ha travolto l’amatissima inviata de “Le Iene”, oltre all’intervista a Carmine Schiavone, storico elemento di spicco del clan dei casalesi, passato poi dalla parte dello Stato che poco prima di morire ha rilasciato alcune interviste per raccontare nel dettaglio dove e come sono stati interrati quintali di rifiuti tossici nei terreni del casertano e non solo, per rifocillare le casse del clan. Nadia Toffa è stata una delle giornaliste che in maniera più ampia ed esaustiva ha acceso un riflettore sui rifiuti tossici e fanghi radioattivi interrati nelle aree agricole per decenni sotto l’egemonia dei casalesi, andando così a generare uno dei disastri ambientali più tragici della storia dell’umanità.