Si svolgeranno oggi, venerdì 2 agosto, alle 16, i funerali di Davide, il bambino di 4 anni morto lo scorso giovedì 25 luglio nella piscina del locale “Korà” nel puteolano, mentre era in corso una festa di nozze.
La cerimonia si svolgerà nella chiesa Corpus Domini in piazza de Sivo a Maddaloni, nel casertano, paese d’origine del piccolo.
Durante la giornata di ieri, giovedì 1 agosto, sette giorni dopo la tragica morte, è stata effettuata l’autopsia sul corpo del piccolo Davide Marciano.
Secondo di quattro figli di una coppia di Maddaloni, per cause ancora in fase di accertamento, dopo essere sfuggito al controllo dei genitori è finito nella piscina dove altri bambini stavano facendo il bagno. A notare il corpo esanime del piccolo è stata un’animatrice che si è tuffata in acqua. Inutili sono stati i tentativi di rianimazione e la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove è stato constatato il decesso. Saranno gli esiti dell’esame autoptico a chiarire le circostanze che hanno portato alla morte del piccolo.
Dalle prime ipotesi, il bimbo era sfuggito al controllo dei genitori e dell’animatrice, nel frattempo impegnata a prestare soccorso a un’altra bimba di 8 anni. Davide si sarebbe spogliato dei vestitini che portava addosso e, in piena autonomia, si sarebbe tuffato nella vasca della piscina del Kora’, dove era in corso i festeggiamenti di un matrimonio al quale aveva preso parte insieme ai genitori, raggiungendo i cuginetti. In acqua si sarebbe sentito male nel giro di pochi minuti, avrebbe vomitato e avrebbe perso conoscenza. A determinare la sua morte potrebbe essere stata una congestione intestinale. I bambini avevano mangiato da poco e non erano autorizzati a tuffarsi in piscina. A far propendere per questa ricostruzione, anche la circostanza che il piccolo, così come raccontato dal papà alla Polizia, aveva segni di vomito sulla bocca quando è stato trascinato a bordo vasca. I risultati dell’esame autoptico potrebbero confermare questa ipotesi.
Chiarita la posizione in Procura dei genitori Luigi Marciano e Rosa Russo, risultano indagati: il proprietario della struttura, il responsabile di sala e due animatori presenti durante i festeggiamenti del matrimonio, tutti accusati di concorso in omicidio colposo.