 Cinque assoluzioni, tra le quali spicca il nome di Martina Minichini, figliastra della lady-camorra del Lotto O Anna De Luca Bossa e sorella di Michele Minichini, nessun ergastolo per boss e gregari del clan D’Amico del Rione Conocal di Ponticelli. In attesa del verdetto per l’omicidio Colonna-Cepparulo, per il quale il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo per tutti gli imputanti, la sorella di Tonino ‘o sicco è stata condannata a 10 anni di carcere per l’attività di spaccio gestita in sinergia con il clan D’Amico.
Cinque assoluzioni, tra le quali spicca il nome di Martina Minichini, figliastra della lady-camorra del Lotto O Anna De Luca Bossa e sorella di Michele Minichini, nessun ergastolo per boss e gregari del clan D’Amico del Rione Conocal di Ponticelli. In attesa del verdetto per l’omicidio Colonna-Cepparulo, per il quale il pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo per tutti gli imputanti, la sorella di Tonino ‘o sicco è stata condannata a 10 anni di carcere per l’attività di spaccio gestita in sinergia con il clan D’Amico.
Oltre cinque secoli di carcere per gli imputati dell’operazione “Delenda” che a giugno del 2016 sancì il declino del clan dei “Fraulella” del rione Conocal di Ponticelli.
Questo il verdetto dei giudici della sesta sezione della Corte di Appello di Napoli che ha quasi confermato le condanne del processo di primo grado che si è svolto con rito abbreviato, salvo piccoli sconti di pena.
Le condanne più significative per i boss Giacomo “Fraulella” D’Amico e il cognato Salvatore Ercolani “Chernobyl” – marito della defunta donna-boss Annunziata D’Amico – i mandanti dell’omicidio del 20enne Alessandro Malapena, condannati a 20 anni di carcere insieme ad Antonio e Carla D’Amico. Un omicidio, quello del 20enne pusher dei De Micco, raggiunto dai sicari mentre percorreva in scooter viale Margherita, che aprì una sanguinosa faida tra i due clan che si contendevano Ponticelli e in particolar modo intenzionati ad appropriarsi della gestione delle piazze di droga, business d’oro dei “Fraulella” che nel Conocal, il “rione-bunker” della famiglia D’Amico, erano giunti a gestire ben 14 piazze di droga, praticando lo spaccio a cielo aperto e in pieno giorno, sprezzanti dei bambini che giocavano in cortile.
Le attività illecite del clan sono state documentate dalle videocamere collocate in posizioni strategiche dai militari dell’arma e che hanno documentato non solo le modalità con le quali veniva praticata l’attività di spaccio, ma anche una “stesa” in pieno giorno, da parte di una scorribanda di giovani armati che in sella a grossi scooter esplosero diversi colpi d’arma da fuoco nel rione sotto l’egemonia dei “frauella”, seminando il terrore tra la gente in strada.
In seguito all’arresto degli “uomini di casa”, la gestione del clan è stata affidata ad Annunziata D’Amico, la donna-boss uccisa in un agguato ad ottobre del 2015 che, involontariamente, ha dato un contributo prezioso alle indagini. Grazie alle microspie nascoste nel suo appartamento, la donna ha fornito dettagli decisivi per portare le indagini ad una svolta: dall’acquisto all’ingrosso alla vendita al dettaglio degli stupefacenti, alla gestione delle giovani reclute, alle quali impartiva anche consigli sulle armi da utilizzare, “la passillona”, questo il soprannome di Annunziata D’Amico, si è sottratta alle condanne inferte ai suoi gregari di recente, perché i sicari del clan De Micco l’hanno stanata prima. Si rifiutava di corrispondere il pedaggio del pizzo sulle attività di spaccio che controllava nel suo rione, “la passillona” e per questo “i Bodo” l’hanno giustiziata come un boss, di ritorno da un colloquio in carcere con uno dei suoi figli. Dopo la morte di Annunziata D’Amico, a gestire le attività di spaccio e gli affari del clan era la cognata, Anna Scarallo, condannata a 16 anni e 8 mesi.
La giustizia non ha fatto sconti nemmeno ai quattro pentiti: Giovanni Favaloro è stato condannato a 14 anni e 2 mesi, Gaetano Lauria ha rimediato 5 anni e 4 mesi, mentre le donne Anna Sarpa e Maria Grandulli sono state condannate rispettivamente a 8 anni e 8 mesi e 4 anni e 4 mesi.
L’elenco di tutti i condannati:
Marianna Abbagnara,13 anni in continuazione
 Annamaria Adinolfi, 10 anni
 Carmine Aloia, 17anni e 4 mesi
 Delilah Anna Buonocore, 16 anni e 8 mesi
 Mario Buonomo, 12 anni e 4 mesi
 Pasquale Buonomo,10 anni
 Rosario Buonomo, 11 anni e4 mesi
 Ciro Castaldi, 11 anni e 4 mesi
 Salvatore Cece, 4 anni e 8 mesi
 Angela Cianciulli, 2 anni e 6 mesi in continuazione
 Emanuele Cito, 8 anni
 Salvatore Clemente, 2 anni e 6 mesi
 Giustino Cosimo, 6 anni e 8 mesi
 Giuseppina Costanzo, 3 anni e 8 mesi
 Giacomo D’Amico, 20 anni
 Addolorata D’Amico, assolta
 Antonio D’Amico, 20 anni
 Carla D’Amico, 20 anni
 Carmela D’Amico (’76), 6 anni e 8 mesi
 Giuseppe D’Amico, 20 anni
 Salvatore De Bernardo, 12 anni e 8 mesi
 Rosa De Cristofaro, 2 anni e 4 mesi
 Concetta Dell’Aquila, 7 anni e 8 mesi
 Salvatore Dell’Aquila, 8 anni e 8 mesi
 Anna De Luca Bossa, 10 anni
 Enea De Luca, 8 anni e 8 mesi
 Giuseppina Di Stadio, 8 anni
 Cira Elia, 6 anni e 8 mesi
 Salvatore Ercolani, 20 anni
 Lucia Esposito, 10 anni e 4 mesi
 Wagner Fico,  10 anni
 Beniamino Fusco, 8 anni
 Patrizia Gaetano, 4 anni e 6 mesi
 Assunta Grandulli, 9 anni e 4 mesi
 Immacolata Grandulli, 9 anni e 4 mesi
 Fausto Knowles, 8 mesi con pena sospesa
 Rosario Lauria, 9 anni e 4 mesi
 Gennaro Landi, 9 anni
 Salvatore Liguori, 2 anni e 4 mesi
 Christian Martella,10 anni e 8 mesi in continuazione
 Anna Masiello, 7 anni e 4 mesi
 Natascia Miccoli, 10 anni e 8 mesi
 Martina Minichini, ASSOLTA
 Angelo Montagna, 6 anni
 Ciro Montagna, 4 anni
 Cesare Morrà, ASSOLTO
 Imma Mosca, 7 anni e 4 mesi
 Michele Mosca, 7 anni e 4 mesi
 Luigi Nocerino, ASSOLTO
 Gaetano Norcia, 9 anni e 4 mesi
 Maria Patierno, 1 anno
 Ciro Perrella, 10 anni
 Giuseppe Pizzo, ASSOLTO
 Ciro Ranese,10 anni in continuazione
 Annunziata Rigotti, ASSOLTA
 Ciro Rigotti,  9 anni
 Silvio Rigotti, 9 anni
 Valerio Rolletta, 8 anni in continuazione
 Anna Scarallo, 16 anni e 8 mesi
 Rosaria Scarallo, 11 anni e 4 mesi
 Rosa Schettino, 10 anni
 Gennaro Schiavoni, 12 anni e 4 mesi
 Salvatore Sgambati, 1 anno
 Elvira Simonetti, 2 anni e 4 mesi
 Giuseppe Soloperto, 8 anni
 Gennaro Sorrentino, 8 anni e 8 mesi
 Vincenzo Vacca 12 anni e 4 mesi
 Giovanni Favarolo, (pentito) 14 anni e 2 mesi
 Maria Grandulli, (pentita) 4 anni e 4 mesi
 Gaetano Lauria, (pentito) 5 anni e 4 mesi
 Anna Sarpa (pentita)  8 anni e 8 mesi
 
  
 








