Un omicidio di camorra risolto dopo più di 20 anni quello in cui perse la vita Giovanni Attanasio: per gli inquirenti fu Francesco Mazzarella ad ordinarne la morte, per colpire il clan Rinaldi, al quale Attanasio risultava affiliato.
Una faida, quella tra i clan Rinaldi e Mazzarella che si protrae da decenni e che tutt’oggi seguita a disseminare sangue e terrore, soprattutto lungo le strade di San Giovanni a Teduccio, il quartiere oggetto della disputa.
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione distrettuale antimafia, ha pertanto arrestato il 46enne Francesco Mazzarella, per l’omicidio di Giovanni Attanasio, commesso l’8 giugno 1998.
Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata dalla Procura partenopea, che ha permesso di individuare, anche attraverso le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Maggio, esecutore materiale dell’omicidio, il ruolo di mandante ricoperto da Mazzarella.
In particolare, le indagini hanno consentito di accertare che Mazzarella, a capo dell’articolazione dell’omonimo clan, radicata ed operante in Piazza Mercato e zone limitrofe, ordinò l’omicidio di Attanasio poiché persona ritenuta appartenente e comunque contigua all’avverso clan Rinaldi, in una logica di dura e violenta contrapposizione tra le due organizzazioni criminali, iniziata proprio negli anni novanta e perpetuatasi sino ad oggi, finalizzata ad affermare il predominio assoluto su territori compresi tra San Giovanni a Teduccio ed il centro storico di Napoli.