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In una delle location più incantevoli della città si è svolto un affascinante concerto che ha consentito ai partecipanti di vivere un’esperienza unica nel suo genere.
Niente voci, strumenti musicali e microfoni: un concerto tibetano non prevede nulla di tutto ciò, eppure è capace di lasciare il segno dell’esperienza vissuta in maniera molto più graffiante ed incisiva rispetto ad una melodia.
Inoltre, lo spettatore è parte attiva della performance che lo proietta in un percorso tanto soggettivo quanto unico ed irripetibile, pur restando immobile.
L’esclusivo utilizzo di strumenti ancestrali, in grado di evocare vibrazioni e suoni enfatizzati dalla splendida cornice che ha fatto da teatro all’evento, hanno concorso a creare un’atmosfera unica, capace di proiettare l’anima e i sensi dei presenti in un percorso musicale tra miti e rituali, alchimia e tradizioni.
Un’esperienza al di fuori dello spazio e del tempo, viaggiando sul suono di campane di cristallo di quarzo, campanelli di argento e gong al titanio, in una dimensione sconosciuta di sogno e visioni, condotti da Antonella Notturno, International Advanced Gong, Singing Bowls & Tuning Fork Master.
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