A circa due mesi dalla pubblicazione ufficiale, il libro “Napoli la città del calcio: una squadra, una maglia, un popolo” scritto dal giornalista Paolo Trapani è già un grande successo editoriale.
Molto probabile la ristampa dell’opera nella quale, come spiega l’autore, si sottolinea che: «Chi si limita a guardare il calcio solo come ad uno sport fatica a comprendere perché migliaia e migliaia di persone si lascino trascinare ed appassionare da undici uomini che in maglietta e pantaloncini per 90 minuti corrono dietro ad una palla. E commettono così l’errore di sminuire, di ridurre a mero e incontrollato rito collettivo, quello che invece in una realtà come Napoli rappresenta un modo di essere e di vivere. A Napoli il calcio e la squadra di football rappresentano un legame fisico ed ideale che intercorre tra terra e tifosi. Un rapporto così forte ed inscindibile da essere spesso paragonato, giustamente, a quello che intercorre tra una madre ed un figlio».
Il libro spiega come Napoli col calcio rappresenti un esempio unico nel suo genere: con la parola stessa di “Napoletani” si identificano insieme sia i tifosi sia i cittadini. I due concetti non sono separabili. E sono elementi, sostanziali, che non si ritrovano in tutte le altre grandi metropoli del mondo. Ad esempio: dire “milanese” non vuol dire necessariamente associarsi al tifoso milanista o all’interista, analogamente dire “romano” non significa identificare il supporter romanista o il laziale. Lo stesso esempio lo si può ripetere in tutte le altre città del calcio: a Madrid come a Londra, a Berlino come a Parigi, a Buenos Aires come a Mosca.
Solo a Napoli, c’è una sola squadra di football, mentre in tutte le altre grandi realtà ci si divide, calcisticamente, nel sostegno di più club. E così si assiste a sfide-faide cittadine con rioni che tifano per un team e quartieri per un altro.
«A Napoli – conclude Paolo Trapani – il destino della squadra si riflette poi nel destino della città e questo spiega il rapporto di osmosi tra tifosi e squadra. La maglia azzurra, per ogni napoletano, rappresenta la città. Si tifa la squadra perché contemporaneamente e indissolubilmente si sostiene la Città. Al di là del risultato del match».