Prima di addentrarsi nella cronaca di quanto accaduto durante la serata di sabato 15 settembre nei pressi del Lotto O di Ponticelli, è necessario fare un passo indietro fino allo scorso 12 settembre: su diversi quotidiani locali viene riportata la notizia di un “presunto” mancato agguato, sventato dalla volante della polizia del commissariato Barra-San Giovanni a Teduccio che ogni sera pattuglia l’area che cintura la roccaforte dei De Luca Bossa, dopo quanto accaduto sul finire di agosto.
“Fuggono all’alt della polizia e dopo uno spericolato inseguimento fanno perdere le loro tracce”: questa, in sostanza, la sintesi dell’accaduto riportato da diversi siti di informazione. Notizia tuttavia smentita dal commissariato competente che conferma di non aver registrato alcun intervento di questo tipo nell’arco della notte tra martedì 11 e mercoledì 12 settembre.
Una notizia falsa, in sostanza, che ha concorso e non poco ad accrescere ed alimentare il clima di tensione che serpeggia nel quartiere, soprattutto dopo lo scontro a fuoco ingaggiato da una coppia di malviventi contro una pattuglia della polizia lo scorso 27 agosto. Non si tratterebbe di un caso isolato, in quanto, in diverse circostanze, notizie del tutto prive di fondamento sarebbero state ambientate tra i palazzoni grigi del Lotto O e “montate ad arte” presumibilmente proprio per fomentare il malcontento dei cittadini e portarli al punto al quale sono giunti ieri.
Perchè?
I cittadini più attenti, non hanno potuto fare a meno di notare che questo clima di “emergenza sicurezza”, sia reale che presunta, si sia intensificato proprio nei giorni in cui stava per essere inaugurato il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare che, ironia del destino, è stato costruito proprio di fronte al Lotto O. L’apertura del pronto soccorso del nosocomio ponticellese è avvenuta durante la mattinata di sabato 15 settembre, poche ore prima che si verificasse l’episodio balzato agli onori della cronaca nazionale: un giovane a bordo di uno scooter non si è fermato all’alt della polizia e gli agenti hanno esploso due colpi in aria. Immediata la reazione dei residenti in zona che si sono riversati in strada per protestare contro gli agenti che tuttavia sono riusciti a sedare gli animi nel giro di pochi minuti. È accaduto in viale Decio Mure, non nei pressi dell’Ospedale del Mare, ma del Lotto O, il fortino dei De Luca Bossa, il clan tornato in auge di recente, grazie ad una serie di alleanze strategiche con altre cosche di Napoli est. Perchè, se di emergenza sicurezza si deve parlare, allora, gli occhi vanno puntati sull’arsenale della camorra e non sul plesso ospedaliero.
Una vicenda, quella avvenuta ieri, avulsa dallo scenario camorristico, ma che accende i riflettori su un altro problema, ugualmente allarmante e che impedisce ai cittadini di vivere serenamente: la banda di rapinatori seriali, presumibilmente residenti proprio nel Lotto O, che da diversi mesi sta mettendo a segno un numero impressionante di rapine.
Quando la volante ha imposto l’alt al giovane a bordo dello scooter, quest’ultimo ha imboccato una strada contromano, generando un inseguimento. Giunti lungo la strada che costeggia il Lotto O i poliziotti hanno sparato alcuni colpi di pistola in aria nel tentativo di fermare il fuggitivo che, però, è riuscito a dileguarsi.
Dunque, allo stato attuale, il quartiere partenopeo geograficamente più esteso e densamente più popolato registra lungo le sue strade due criticità sostanziali che non vanno in alcun modo associate o confuse: la faida tra clan, più o meno silenziosa, ancora in corso per il controllo dei traffici illeciti e l’allarme microcriminalità che vede giovani bande di criminali, avulsi dal sistema camorristico, mettere a segno delle rapine contraddistinte da una modalità d’esecuzione piuttosto violenta. Diversi i colpi messi a segno dai suddetti rapinatori nei giorni precedenti. Un aumento progressivo di violenze perpetrate ai danni dei cittadini che ha concorso e non poco ad accrescere la tensione che gli uomini in divisa che operano sul territorio si portano cucita addosso già da diverso tempo. E’ in quest’ultimo scenario che s’incastona l’episodio avvenuto ieri e che accende i riflettori su un fenomeno allarmante al pari della camorra tra le mura di Ponticelli: la presenza di giovani allevati per delinquere che continuano a palesare la totale mancanza di rispetto delle regole, di tutte le regole.