La camorra torna a sparare a Napoli est. Intorno alle 7.45 di sabato 8 settembre, è avvenuta l’ennesima “stesa” nel quartiere San Giovanni a Teduccio.
La Polizia di Stato ha recuperato dieci bossoli calibro 9×19 Luker, in via Sorrento, arteria cruciale del Rione Villa, il quartier generale del clan Rinaldi da tempo invischiato in una faida contro i Mazzarella per la contesa del territorio.
I colpi esplosi hanno danneggiato cinque autovetture in sosta. Nessuna persona è rimasta ferita. I proiettili recuperati saranno esaminati dalla Scientifica per scoprire se e dove quell’arma ha già sparato.
A pochi giorni di distanza dall’analogo raid in cui è rimasta ferita alle gambe una donna che era affacciata al balcone di casa, nel quartiere Forcella, la camorra torna a far sentire la sua presenza, attraverso l’ennesima azione dimostrativa, volta a disseminare segnali intimidatori e minatori.
I residenti in zona, oltre ad esternare il forte senso di paura con il quale sono costretti a convivere, raccontano che i clan in guerra hanno concorso a generare un vero e proprio clima del terrore lungo le strade più calde della periferia orientale di Napoli.
Secondo quanto riferito da tanti cittadini esasperati e terrorizzati dall’incubo dei proiettili vaganti, non di rado accade che episodi analoghi si verifichino nell’indifferenza più totale, come se la gente sia ormai assuefatta da un senso di smarrimento, isolamento e rassegnazione. Anche quando non si spara, il continuo via vai di scooter che marcano il territorio con fare minaccioso, concorre a generare tensione ed apprensione.