Aveva destato molto scalpore, diventando virale nel giro di poche ore, il video pubblicato sui social e girato a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli, che ritrae quattro ragazzi mentre scaraventano un uomo con evidenti disturbi psichici nel cassonetto della spazzatura, tra risate e cori da stadio.
La svolta nelle indagini avviate dagli agenti del commissariato di Fuorigrotta, per risalire all’identità degli autori del gesto, non appena il video è stato diffuso in rete, è giunta da tre ragazzi che proprio visionando quelle immagini diventate virali li hanno riconosciuti. Hanno quindi deciso di non essere omertosi, diventando complici e conniventi e si sono recati in commissariato per mettere nero su bianco tutto quello che sapevano. I tre ragazzi hanno fornito i nomi degli autori di quel gesto inconsulti. Stando a quanto emerso dalla deposizione dei tre ragazzini, si tratta di tre maggiorenni e un minorenne, tutti incensurati, provenienti dai quartieri di Scampia, Secondigliano e Mugnano. I quattro sono stati denunciati per violenza privata, ma potrebbero essere accusati anche di lesioni se emergessero delle ferite ai danni della vittima: rischiano una condanna fino a quattro anni.
Il più giovane del gruppo si difende e giustifica il gesto compiuto su Facebook: “Non siamo teppisti, non siamo una baby gang, tra di noi ci sono anche ragazzi che lavorano e comunque siamo tutti appartenenti a famiglie perbene. È un nostro modo di giocare, poteva accadere anche a me, lo facciamo perché a Napoli non c’è niente da fare”.