La ricostruzione delle unghie, ovvero l’applicazione delle unghie artificiali, è una tecnica estetica ormai molto popolare, oltre che amatissima dalle donne, che mira all’abbellimento dell’unghia naturale che conferisce alla mano un aspetto molto femminile.
Una ricostruzione delle unghie realizzata da un esperto e con materiali di qualità dura nel tempo, soprattutto senza arrecare danni all’unghia naturale. Nel corso del tempo sono state introdotte diverse tecniche, anche quelle in grado di intervenire su unghie onicofalgiche, ovvero, sulle mani tutt’altro che belle da vedere delle mangiatrici compulsive di unghie e, in questo caso, la ricostruzione assume un valore perfino terapeutico, impedendo, di fatto, di continuare a ledere l’unghia consentendone la ricrescita, perfino in maniera sana, a patto che la ricostruzione sia stata eseguita con prodotti di qualità e da un’operatrice esperta e competente.
Questi ultimi due aspetti sono le due condizioni necessarie ed indispensabili per garantire la buona riuscita del trattamento che deve essere eseguito con un kit di ricostruzione unghie non solo completo, ma anche qualitativamente pregevole. Pensiamo, ad esempio, all’importanza della Lampada UV o Led, alla quale va necessariamente associata la giusta conoscenza dei tempi di posa necessari per la catalizzazione del Gel Unghie, oltre al modo corretto di utilizzo della Lampada e perfino il modo in cui inserire la mano nella Lampada stessa, prestando la massima attenzione affinchè tutte le dita siano ben esposte alla luce. Eseguire una preparazione professionale dell’unghia naturale, inoltre, rappresenta il primo passo per un finish perfetto: la lima di preparazione, in tale ottica è un attrezzo specifico per questa fase.
Il metodo di ricostruzione dell’unghia può variare a seconda del materiale che viene impiegato, della conformazione delle unghie naturali oppure in base alle abitudini e alle preferenze estetiche di chi si sottopone a questo trattamento.
Le tecniche di ricostruzione delle unghie più diffusi sono:
– il metodo a due componenti (acrilico), in cui una polvere modellante o un gel sintetico viene miscelato con un liquido speciale. Le unghie vengono scolpite utilizzando una mistura di due ingredienti – un polimero in polvere e un monomero liquido – che indurisce all’aria. Si tratta di una tecnica che necessita di esperienza e manualità e che prevede l’utilizzo di un prodotto con un odore molto pungente che può risultare sgradevole. Quello in acrilico è un metodo di ricostruzione efficace nei casi di onicofagia avanzata perché l’area dell’unghia naturale è molto ristretta o comunque insufficiente per l’applicazione del gel. L’acrilico tuttavia è un materiale poco elastico, e per questo tende a non ammortizzare i normali urti dovuti alle attività quotidiane. Questa è una caratteristica che lo rende fragile e sconsigliabile in presenza di unghie naturali lunghe, per le quali si renderebbe necessario aumentare lo spessore dello strato acrilico al fine di stabilizzare la struttura e rinforzare il cosiddetto punto di stress. Questo aumento di spessore però tende ad enfatizzare l’artificiosità del trattamento.
– Il metodo di indurimento alla luce, in cui un gel, che si indurisce ai raggi UVA, viene applicato sull’unghia in due o tre strati. In questo caso siamo indubbiamente al cospetto della tecnica di ricostruzione delle unghie più popolare e diffusa, soprattutto in Europa. Si basa sull’indurimento di un particolare materiale viscoso (il gel) che avviene grazie alla presenza di un catalizzatore specifico, i raggi di una lampada UV (o più recentemente di una lampada LED). La foto-polimerizzazione è una caratteristica che rende il gel davvero molto comodo: in fase di ricostruzione è possibile infatti modellarlo a piacimento fino a quando non si ottiene il risultato desiderato, procedendo solo allora alla polimerizzazione, evitando così i problemi di tempo e scarsa duttilità dettati dall’asciugatura all’aria.
Le unghie ricostruite in gel hanno un aspetto più naturale rispetto a quelle in acrilico e sono anche più brillanti, senza contare che i materiali utilizzati sono inodori.
– La tecnica della polvere di seta o fiberglass, in cui l’intera superficie dell’unghia viene ricoperta da uno strato di seta autoincollante. Un metodo di ricostruzione riservato ad unghie fondamentalmente sane, che necessitano di rinforzo o di un aspetto particolarmente curato. Questa tecnica prevedere l’utilizzo di un foglio di seta (o lino) che viene fatto aderire all’unghia naturale mediante uno speciale collante. Questo metodo ricostruttivo è meno duraturo rispetto ai precedenti ma è anche quello meno invasivo; prevede l’applicazione di uno smalto tradizionale come ultimo step ed è perfetto per “salvare” un’unghia in procinto di spezzarsi senza ricorrere a materiali più impegnativi. E’ molto usato per le manicure delle occasioni speciali, perché è un trattamento che si effettua in poco tempo pur assicurando un’ottima resa.
Il trattamento può durare in media dalle 2 alle 4 settimane. Escludendo l’aspetto estetico, infatti, l’effetto naturale della crescita dell’unghia rende antiestetico il lavoro della ricostruzione con l’avanzare del tempo, è doveroso precisare che ci sono diversi fattori che possono incidere sulla tenuta ottimale del trattamento.