Pomigliano Jazz, carta bianca a Louis Sclavis: il compositore francese sarà protagonista della XXIII edizione del festival presentando in esclusiva tre produzioni originali nel Parco Nazionale del Vesuvio. Tre concerti differenti, in altrettante location d’eccezione sul vulcano più famoso al mondo, dall’1 al 3 settembre, che segnano l’apertura di Pomigliano Jazz in Campania 2018, quest’anno diviso in due momenti. Una prima parte itinerante a settembre – tra l’1 e il 9, nei comuni del vesuviano e dell’alto nolano – e una seconda parte a ottobre, nella città che ha dato i natali al festival nel 1996, Pomigliano d’Arco.
La carta bianca di Pomigliano Jazz è un riconoscimento simbolico che annualmente viene conferito ad un musicista internazionale che ha così l’opportunità di realizzare concerti e performance in esclusiva, creati ad hoc per il festival diretto da Onofrio Piccolo, con la massima libertà espressiva. Dopo Enzo Avitabile nel 2016 e Matthew Herbert nel 2017, quest’anno toccherà al clarinettista, sassofonista e compositore originario di Lione, considerato uno dei più autorevoli jazzisti europei, proporre i suoi progetti con tre formazioni diverse, fondendo ricerca, improvvisazione, sperimentazione, jazz e musica popolare.
Sabato 1 settembre sulla vetta del Vesuvio, Sclavis si esibirà in duo con il violoncellista parigino Vincent Courtois. A quota 1200 metri, sul Gran Cono del vulcano, i due musicisti porteranno in scena su uno dei palcoscenici naturali più suggestivi d’Italia uno spettacolo unico e irripetibile. Fortemente ispirato alle suggestioni del luogo e al recente lavoro pubblicato per la ECM con Dominique Pifarély, “Asian Fields Variations”. Il sodalizio tra i due musicisti transalpini, attivo dai primi anni ’90, ha portato in questi anni a diversi progetti artistici, su tutti il lavoro discografico “Napoli’s Walls” (ECM – 2003), vivace meditazione sulla città di Napoli, la cui traccia conclusiva – “Il disegno smangiato d’un uomo” – è dedicata proprio al Vesuvio. L’inizio del concerto è previsto per le ore 18, ma gli spettatori dovranno arrivare entro le ore 16.30 al piazzale quota mille di Ercolano per la risalita a piedi verso il cratere del Gran Cono, con le guide vulcanologiche. Al concerto si assiste seduti a terra, con l’ausilio di cuscini. Equipaggiamento consigliato: indumenti comodi, scarpe sportive o da trekking, cappellino, k-way. L’escursione in salita è di media difficoltà.
Domenica 2 settembre, invece, i Conetti vulcanici del Carcavone – bocche vulcaniche situate sul versante settentrionale del Monte Somma, nel comune di Pollena Trocchia – accoglieranno alle ore 18 il Louis Sclavis Quartet con il progetto “Characters On A Wall”. Sul palco allestito tra la vegetazione vesuviana e la roccia lavica, accompagnato da Benjamin Moussay al pianoforte, Sarah Murcia al contrabbasso e François Mervillle alla batteria, Sclavis riproporrà il suo viaggio tra musica, arte e letteratura ispirato alla street art di Ernest Pignon-Ernest. In particolare alle sue opere tra Francia, Italia e Palestina dedicate, tra gli altri, a Pier Paolo Pasolini, Jean Genet, Arthur Rimbaud e Mahmoud Darwish.
L’inizio del concerto è previsto per le ore 18, ma gli spettatori dovranno arrivare entro le ore 16.30 per effettuare la visita guidata al sito naturalistico dei Conetti vulcanici. Al concerto si assiste seduti a terra, con l’ausilio di cuscini, dopo una breve escursione lungo il sentiero che conduce al primo Conetto. Equipaggiamento consigliato: indumenti comodi, scarpe sportive o da trekking.
Infine, lunedì 3 settembre alle ore 20.30 al Palazzo Mediceo di Ottaviano (sede dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio), lungo le pendici orientali del massiccio montuoso del Somma-Vesuvio, sarà la volta di un trio inedito: Louis Sclavis dialogherà con due tra i più interessanti jazzisti italiani dell’ultimo decennio, Francesco Bearzatti (sassofono tenore e clarinetto) e Giovanni Guidi (pianoforte). Insieme, daranno vita a un progetto capace di muoversi in territori musicali imprevedibili, ispirati dalle composizioni tratte da “Ida Lupino”: lavoro del 2016 pubblicato dalla ECM, che oltre a Guidi e Sclavis ha coinvolto anche Gianluca Petrella e Gerald Cleaver.