Gipsy, nomade e napoletano: l’incontro tra la tradizione rom e quella dell’Italia meridionale: è la metafora diShukar Drom, l’ultimo singolo degli ‘o Rom e dal 3 agosto su tutti gli store digitali. Il brano anticipa l’uscita di un nuovo album in autunno.
In lingua romanì, Shukar Drom significa “Bel Viaggio”. E’ il racconto di un percorso che prende ispirazione da Itaca, poesia del greco Costantino Kavafis che pone l’accento sulle “lunghe strade”, gli ostacoli e i traguardi prima di raggiungere una meta. Allo stesso modo, Shukar Drom diventa la parabola di quei percorsi impervi che non devono avvilire il viandante ma spronarlo a stringere i denti per arrivare a destinazione. E’ in questo viaggio che si diventa ‘rom’, che si assorbono culture e tradizioni diverse, che si generano quelle contaminazioni proprie soltanto dei popoli nomadi. “Mille anni fa le popolazioni erano libere di viaggiare, di stanziarsi in ogni parte del mondo. Oggi, nel 2018, i muri sono sempre più alti e perfino i porti sono sbarrati. In passato l’incontro con un’altra popolazione era visto come un arricchimento, soprattutto culturale, oggi si parla di censimenti e si torna più indietro di mille anni fa”, spiegano Carmine D’Aniello e Carmine Guarracino, i due artisti fondatori di ‘o Rom, autori dei testi e delle musiche dei brani.
Shukar Drom vuole essere un inno all’apertura verso il diverso ma rappresenta anche un momento di crescita professionale per gli ‘o Rom: il singolo è la chiave di volta di un nuovo percorso musicale per la band che, a dieci anni dalla sua fondazione, sceglie di abbracciare completamente la sonorità della world music, autentica e senza suoni elettronici, attraverso un brano cantato interamente in napoletano. Dopo aver sperimentato strumenti tipici della musica gipsy, tra cui IliePipica (violino), Nelu Tita (fisarmonica), DoruZamfir (fisarmonica), IlieZbanghiu (contrabbasso), CostelLautaru (fisarmonica) e Valentin Lautaru (contrabbasso), oggi la musica popolare degli o Rom incontra i suoni tradizionali e mobili dei generi folk ed etnico, in un connubio di melodie, accordi e armonie che si sintetizza perfettamente nell’eclettismo della musica meridionale e di quella zingara. “Cantando in napoletano ci diamo una nuova identità. Dopo un confronto decennale con artisti dell’area balcanica, con musicisti rumeni, bosniaci e macedoni, dopo aver cantato in romanì, adesso proponiamo una canzone che fonde la struttura tipica della musica napoletana con le armonie e i cambi di tonalità che caratterizzano quella gipsy“, dichiarano gli ‘o Rom.
Il connubio zingaro-napoletano si rivive anche nel videoclip di Shukar Drom, con la sceneggiatura dello scrittore partenopeo Luca Delgado. Girato a Scampia dove ha sede il centro Insieme, racconta la vita di Giacomo e Maria (nomi di fantasia), due bambini cresciuti nelle Vele che provano a riscattarsi grazie a progetti sociali e di integrazione. Maria e Giacomo sono due ragazzini napoletani, più volte entrati in contatto con loro coetanei di etnia rom, in quella Scampia che ospita la più grande comunità rom di Napoli. I due bambini si cercano per tutta la città, in un viaggio di coraggio e di paure, fino ad incontrarsi in un vasto parco per ascoltare i suoni gipsy degli ‘o Rom. Per Giacomo e Maria, la band ha in serbo un regalo: un concerto dedicato solo a loro per permettergli, attraverso la world music di Shukar Drom, di rivivere le tappe di quel viaggio che li ha fatti diventare rom.
Gli ‘o Rom nascono nel 2008 da un’idea di Carmine Guarracino e Carmine D’Aniello, due musicisti napoletani con diverse esperienze nella world music. Nasce così il primo e più longevo esperimento di fusione tra musiche tradizionali dell’Italia Meridionale, musiche balcaniche e di tradizione rom, un vero e proprio progetto d’integrazione che prova ad attirare l’attenzione sul tema della discriminazione e dei pregiudizi. Un percorso musicale che negli anni ha visto farne parte diversi musicisti di etnia Rom e di nazionalità Rumena, tra cui IliePipica (violino), Nelu Tita (fisarmonica), DoruZamfir (fisarmonica), IlieZbanghiu (contrabbasso), CostelLautaru (fisarmonica), Valentin Lautaru (contrabbasso).
Nel 2012 gli ‘o Rom hanno pubblicato il loro primo lavoro discografico, “Vacanze Romanes” (Terre in Moto), che è un vero e proprio live in studio, senza soluzioni di continuità tra un brano e l’altro, per restituire all’ascoltatore la freschezza e la visceralità delle inconfondibili performance della band. Un’avventura tra Campania, Est europeo e Mediterraneo: 11 pezzi vorticosi e raffinati, con reminiscenze swing, gipsy e manouche.
Nel 2017 è uscito il singolo “Scampia Felix”, inedito scritto per la colonna sonora dell’omonimo film diretto dal regista Francesco Di Martino, da un progetto del “Gridas”. Il brano è contenuto nella compilation “Gente do sud” dei Terroni uniti.
Gli ‘o Rom sono parte integrante del collettivo Terroni uniti, e come co-autori ed esecutori hanno collaborato alla composizione dei brani “Gente do sud”, “Simme tutte Sioux”, “Non è che l’inizio” e “Jatevenne”.
Nel 2018 uscirà il nuovo lavoro discografico con brani inediti e tante collaborazioni di prestigio.
Gli ‘o Rom hanno collaborato con: Terroni uniti, Agusevi Dzambo Orchestra, Jovica Jovic, Daniele Sepe, 99 Posse, Ciccio Merolla, Franco Ricciardi, Irene Lungo (Opa Cupa), Claudio Cavallo (Mascarimirì), Pietrarsa&MimmoMaglionico, ‘o Lione, VekoAlimovic, Olga Balan.
Napoli, Milano, Roma, Firenze, Lecce, Ancona, Catania, Marina di Carrara, Perugia, Val di Susa, Venezia, Trento, Bressanone (Bz), Barletta, Matera, Itri (Lt), Caserta, sono alcune tra le piazze italiane in cui gli ‘o Rom hanno proposto la propria musica.