L’Ospedale del Mare finisce nuovamente nell’occhio del ciclone, in seguito a quanto denunciato nei giorni scorsi dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: un importante reparto di un ospedale pubblico chiuso, con i pazienti ricoverati dimessi o spostati e quelli da ricoverare dirottati altrove, per consentire all’intero staff di partecipare alla festa per la nomina del primario. Vicenda che trova conferma nel provvedimento di sospensione cautelativa del primario, disposta d’urgenza dalla direzione generale della Asl, e dall’apertura di una inchiesta interna partita formalmente stamattina con un’ispezione in reparto.
Il reparto di Chirurgia vascolare, uno dei reparti del nosocomio di Ponticelli già aperti, mentre altri – come il pronto soccorso – si stanno ancora facendo desiderare, è balzato agli onori della cronaca per quanto accaduto in seguito alla recente nomina del dottor Francesco Pignatelli, 60 anni, medico di buona fama con alle spalle anche interventi molto importanti, e che in passato ha già ricoperto incarichi di responsabilità in un altro ospedale. Un professionista esperto e quotato, quindi, che laddove venisse confermato lo scenario emerso in queste ore, avrebbe utilizzato la sua carica di primario per forgiare l’attività di un servizio pubblico di rilevanza potenzialmente vitale, al proprio interesse di avere l’intero staff del reparto presente alla festa organizzata la sera di venerdì scorso in un locale di Pozzuoli.
Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, lo staff medico della Chirurgia vascolare lo scorso venerdì 6 luglio, si sarebbe organizzato tra ferie, riposi e pare anche qualche malattia per non essere di turno durante la serata. Ovviamente facendo prima in modo che in reparto non vi fossero ricoverati. E proprio a questo proposito assume un inquietante rilievo una notizia pubblicata ieri dal sito web di Repubblica, che riferisce di un paziente di 70 anni che venerdì mattina si sarebbe sottoposto a una visita ambulatoriale dalla quale sarebbe emersa la presenza di un aneurisma addominale. A questo punto il medico gli avrebbe riferito di recarsi in un altro ospedale e avrebbe personalmente contattato un collega annunciandogli l’arrivo del paziente, che tra l’altro si è poi mosso con mezzi propri e non in ambulanza. Una procedura assolutamente inspiegabile, perché all’Ospedale del Mare l’uomo aveva una regolare prenotazione e con la diagnosi di aneurisma doveva essere immediatamente ricoverato, tant’è vero che quando è giunto all’altro ospedale è stato operato d’urgenza.
«Ho chiesto al direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Mario Forlenza, di farci avere i dettagli della sospensione comminata al primario Francesco Pignatelli. In attesa di saperne di più, convocheremo il dottor Pignatelli affinché possa offrirci la propria visione delle cose e alla fine assumeremo le dovute decisioni. Se dovesse essere confermato quanto stiamo apprendendo dai media, e quindi che il dottor Pignatelli abbia effettivamente premesso un proprio, futile, interesse alla salute dei pazienti non esiteremo a prendere importanti provvedimenti disciplinari». Così il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli in merito alle vicende che hanno coinvolto il primario di Chirurgia vascolare dell’ospedale del Mare. Scotti sottolinea che «al netto di eventuali spiegazioni, che al momento non si riescono neanche ad ipotizzare, questa vicenda sta innegabilmente creando un grave danno di immagine a tutta la categoria. «Si rischia di mandare in fumo il grande sforzo che la Regione e la Asl hanno messo in campo per contrastare la migrazione sanitaria e per ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini campani».