Una notizia che si era diffusa nell’aria come un fulmine a ciel sereno, all’incirca una settimana fa, quando alcuni organi di stampa hanno divulgato quanto accaduto nella scuola materna comunale di via dei Papiri Ercolanesi, nel Lotto O di Ponticelli.
Una maestra viene allontanata dall’istituto, perchè accusata di violenze sugli alunni.
Un provvedimento giunto in seguito ad una denuncia che ha dato il via a delle indagini. Schiaccianti le prove raccolte a carico della maestra: dai certificati medici alle riprese video. Le forze dell’ordine avrebbero ampiamente accertato che la donna maltrattava i bambini e per questo è stata allontanata dall’istituto.
Nonostante diversi bambini avessero cercato di esternare il malessere che derivava da quelle reiterate violenze alle madri che, però, non gli hanno creduto, pensando si trattasse di un escamotage per liberarsi di una maestra che non gli stesse particolarmente simpatica, a far scattare l’allarme è stato proprio un piccolo alunno della docente, lamentatosi del dolore avvertito quando la madre gli ha poggiato una mano sulla schiena per accompagnarlo ad entrare nell’ascensore. Stranita dalla reazione del piccolo, la madre gli ha sollevato la maglietta e ha scoperto ciò che nessuna genitrice vorrebbe mai appurare: segni evidenti di graffi sulla schiena e una vistosa contusione al fianco che – secondo quanto riferito dal piccolo – sarebbe frutto di una sedia scagliatagli contro con violenza dalla maestra. La madre ha condotto il bambino immediatamente in ospedale, dove sono stati certificati e refertati i segni delle violenze subite ed ha poi sporto la denuncia che ha dato il via alle indagini.
Un caso accertato, dunque, e il dubbio che logora le coscienze delle altre madri, tormentate dalla necessità di sapere la verità e di andare fino in fondo a questa brutta vicenda.
Così, ascoltando i bambini, le madri hanno scoperto che quello era il metodo adottato dalla maestra di mezza età per sedare i bambini più vivaci. Pizzicotti, spintoni, tirate di capelli, strattonate colme di ira: questi “i metodi educativi” praticati dalla maestra, secondo quanto raccontato dai bambini. Le madri, inoltre, riferiscono che una bidella in servizio presso la scuola materna, avrebbe più volte allontanato i suddetti bambini “vivaci” dalle aule con delle scuse, probabilmente per sottrarli dalle grinfie della maestra che viene descritta come una donna dal carattere irascibile e che facilmente perde le staffe.
In effetti, una volta appreso che nei suoi riguardi era stato adottato un provvedimento di allontanamento, la donna si è lasciata andare a minacce piuttosto esplicite: “Faccio una strage“. Questo è quanto promesso dalla maestra, qualora non fosse stata riammessa al servizio.
Una minaccia che ha disseminato il terrore tra le madri che nei giorni successivi all’accaduto, temendo che la donna potesse passare ai fatti, non hanno portato i bambini a scuola. Troppo forte la paura che la maestra possa vendicarsi compiendo qualche gesto inconsulto, sfogando la sua rabbia proprio verso i bambini, come avrebbe fatto di consueto durante le ore di lavoro.
“I tg tutti i giorni riportano notizie simili: genitori che uccidono i figli, figli che ammazzano i genitori. Per quanto può sembrare un fatto impossibile e irrealizzabile, proprio perchè la realtà che ci circonda supera molto spesso l’immaginazione, abbiamo paura che quella donna possa fare davvero del male ai nostri figli.” Spiegano le madri dei bambini che frequentano la scuola materna teatro dell’accaduto, ancora sconvolte ed incredule.
Secondo quanto riferito dagli organi di stampa, la direzione scolastica avrebbe riferito che la polizia ha notificato una diffida ad avvicinarsi alla scuola alla donna. Laddove dovesse violare questa restrizione per la maestra scatterebbe l’arresto.
Le madri raccontano che a destare particolare allarmismo tra loro sarebbe il fatto che, invece, gli è stato riferito che la maestra sia attualmente collocata “in malattia”, mentre la direzione scolastica, così come il personale e le colleghe della donna protagonista della vicenda, si sono chiusi nel silenzio, non lasciando trapelare nessuna indiscrezione nè rassicurazione in merito al futuro al quale andrà incontro la maestra “dalle mani pesanti.”