Mercoledì 2 maggio apre a Napoli il locale destinato a rivoluzionare il modo di mangiare gli spaghetti, proponendo una versione take away che senza svilire il gusto della portata, la rende facile da mangiare mentre si passeggia lungo le strade più suggestive e caratteristiche del cuore di Napoli.
Un progetto frutto dell’intraprendenza e dell’esperienza di Antonio e Domenico, due fratelli già inseriti nel mondo della ristorazione da diversi anni. Un’idea che nasce nel 2014, durante un viaggio a New York, la città che può considerarsi la capitale del cibo da strada, complice la presenza di quartieri finanziari enormi. Ragion per cui si mangia in strada, camminando, qualsiasi tipo di portata: dall’insalata al pollo, senza disdegnare pizza e kebab.
“Osservando quelle scene, – spiega Domenico – ho pensato di trasferire questa cultura anche qui e ho pensato di estenderla alla proposta di cibo da strada più rappresentativa della nostra tradizione, ovvero, gli spaghetti.
Allo stato attuale, se vuoi mangiare un piatto di spaghetti, non puoi fare altro che sederti al tavolo di un ristorante o di una trattoria, la versione da asporto, più immediata e dinamica, mancava per questo piatto caratteristico della nostra tradizione. Mi piaceva l’idea di proporre questa portata da mangiare, camminando, lungo le strade del centro storico di Napoli.”
Un’idea che ha richiesto tempo, cura ed attenzione per affinare i passaggi e le tecniche da adottare per arrivare a servire un piatto di spaghetti take away nella maniera più rapida possibile e con risultati pregevoli.
“Avendo già un ristorante, – spiega Antonio – le ricette di ogni portata le abbiamo attinte dal nostro menù e sono state perfezionate e adattate alle esigenze dello street food, abbiamo quindi ridotto i tempi di preparazione a un massimo di 5-6 minuti. Inoltre, abbiamo trovato difficoltà nella ricerca del posto dove questa idea poteva essere lanciata. Il centro storico era ed è la location ideale. Gli spaghetti sono uno dei simboli più famosi e rappresentativi di Napoli nel mondo, oltre che uno dei punti forti della nostra cucina, ho letto che sono stati inventati a Napoli. L’innovazione l’abbiamo ritrovata nella tradizione, puntando sulle eccellenze campane e sui punti di forza di una tradizione gastronomica che non ha rivali al mondo.”
Un locale semplice, essenziale e accogliente, dove l’esaltazione della materia prima è la costante che si ripete già nella decorazione degli interni che rappresentano il primo e spontaneo tributo alle eccellenze del territorio.
120 Grammi – il cui nome simboleggia la porzione di pasta compresa in una portata – è la prima Spaghetteria Take Away italiana che offre diverse soluzioni sia per ingredienti che per tipi di grano (che contempla anche il gluten free), ispirata al modello giapponese dei noodles, dove la semplicità e le genuinità degli ingredienti rappresentano il punto di forza sul quale si arpiona questo giovane ed affascinante progetto. Una semplice e passionale rivoluzione attraverso la ricerca dell’esaltazione dei prodotti tipici tradizionali della nostra terra, a prezzi popolari e abbordabili.
Il menù, semplice, ricco e gustoso che include 12 diversi gusti di spaghetti, prende vita da una preparazione attenta ed accorta alle nuove tendenze, adatto a vegani, vegetariani e intolleranti al glutine, preparati esclusivamente con spaghetti di grano duro NR.9 Garofalo.
12 gusti diversi di spaghetti, capaci di soddisfare veramente tutte le esigenze:
ò Piennolo: pomodorino fresco e basilico;
ò Giall: pomodorino giallo e basilico;
ò nnir: pomodorino nero e basilico;
a’ vasinicola: pomodorino giallo e pesto;
Napoli: aglio, olio, prezzemolo e peperoncino;
a’ carbonara: uova, guanciale, prezzemolo,
a’ nonna: ragù e polpette;
a’ matriciana: pomodoro, guanciale e basilico;
ò Vesuvio: pomodorino rosso, giallo e nero;
‘o zuv ‘e purp: pomodorino, polipetti e peperoncino;
Spaccanapoli: aglio, olio, olive, peperoncino, capperi e tarallo sbriciolato;
Puttanesca: pomodoro, capperi e olive.
L’aspetto più caratteristico del menù va ricercato nella capacità di abbinare le ricette che accendono i riflettori sulle eccellenze del territorio con qualche proposta più innovativa, usando prodotti tipici, ma insoliti, come il tarallo.
Ampia, come accennato, la proposta per i celiaci, grazie all’utilizzo di prodotti senza glutine, ma anche per i vegani e i vegetariani. All’incirca una decina le portate gluten free, 5-6 le vegane e quasi tutte quelle in grado di soddisfare gusti ed esigenze dei vegetariani.
Il dessert non poteva discostarsi dall’intera offerta gastronomica e quindi propone “il dolce che non ti aspetti”: spaghetti con la nutella. Cotti, amalgamati nel preparato nel waffel, passati nella pressa del waffel e poi cosparsi di nutella. Il risultato finale è una sorta di frittatina dolce alla nutella. Un’idea originale e affascinante che sicuramente stuzzicherà la curiosità e gli appetiti di turisti e non solo. Un locale che sposa un new concept di gustare il primo piatto per eccellenza della tradizione gastronomica napoletana che ben si adatta non solo alle esigenze dei turisti, impreziosendo di sapori, profumi e suggestioni le loro escursioni tra i vicoli del centro storico di Napoli, ma destinato anche ad entrare tra le hit dei locali preferiti dei napoletani doc che, a qualsiasi ora e in qualsiasi momento, desiderano soddisfare il piacere di gustare un ottimo piatto di spaghetti o che semplicemente vogliono concedersi un’esperienza gastronomica diversa, puntando con certezza sulla qualità dei prodotti da gustare.
120 grammi è un marchio registrato che punta a diventare un franchising: “la spesa da affrontare non è alta. – spiega Antonio – La formula di franchising di 120 grammi è tra le più economiche del settore ed è aperta a tutti, anche ad imprenditori non del settore o a giovani leve che vogliono affermarsi in questo ambito.
L’investimento contenuto, l’accuratezza dei processi formativi e l’accompagnamento nella fase iniziale facilitano, infatti, le start-up riscontrando un immediato ritorno dell’investimento.
Investire in una spaghetteria in una grande metropoli italiana, europea e perfino americana, potrebbe essere un incentivo per persone a caccia di un progetto vincente sul quale puntare.”