Le profonde crepe che squarciano le pareti esterne dell’isolato 16 del Rione De Gasperi di Ponticelli ben introducono lo stato di estrema precarietà in cui versano alcuni appartamenti.
Nello specifico, all’interno di un appartamento situato al terzo piano, da diverso tempo, confluiscono ingenti quantitativi di pioggia, durante i temporali. In alcune case del rione De Gasperi, dunque, quando impazza il maltempo, piove anche tra le mura domestiche.
Una condizione pericolosa, oltre che deleteria per la salute, in virtù del clima umido e ricco di muffa che si viene a creare, segnalata prontamente lo scorso 21 marzo dai vigili del fuoco, giunti sul posto a seguito dell’ennesima segnalazione e che hanno avanzato richiesta di intervento ad horas alla Napoli Servizi, “per l’eliminazione dei pericoli presentati – si legge nel verbale rilasciato alla famiglia che abita nel suddetto appartamento – per l’eliminazione dei pericoli presenti per le infiltrazioni d’acqua provenienti dalla facciata retrostante del fabbricato in pessimo stato di conservazione creando infiltrazioni d’acqua metereologiche durante le copiose piogge di forte intensità.”
Viene, quindi, richiesta l’eliminazione del pericolo “a tutela della privata e pubblica incolumità”, sollecitando, inoltre, un sopralluogo tecnico da parte del comune di Napoli.
Da allora, la famiglia che abita in quell’appartamento, convive con la diffida a praticare la veranda.
Dopo un primo intervento sommario di messa in sicurezza da parte dell’ente preposto alle pratiche di manutenzione degli edifici di proprietà del comune, nulla è cambiato.
Il problema resta irrisolto, la diffida ad utilizzare la veranda permane e quando piove, agli abitanti di quella casa, non resta da fare altro che armarsi di secchi e pazienza.
Una condizione simile a quella che si registra nell’isolato 15 dello stesso rione, dove lo scorso 2 marzo, all’1.30 di notte, in un appartamento situato al terzo ed ultimo piano, poteva consumarsi una tragedia.
“Si sono rilevati dissesti diffusi e generalizzati – si legge nel verbale redatto dai vigili del fuoco giunti sul posto in seguito ad una segnalazione telefonica da parte della famiglia che abita in quell’abitazione – infiltrazioni d’acqua e crollo parziale dei laterizi, interessanti le strutture costituenti il solaio posizionato tra la copertura dei vani ingresso e cucina.”
A seguito di quel sopralluogo, i vigili del fuoco hanno rilevato e segnalato il “concreto pericolo per le persone” , invitando gli enti preposti ad intervenire per eliminare le fonti di pericolo segnalate e la polizia municipale a diffidare gli abitanti dell’appartamento “dal praticare e dal far praticare i propri vani ingresso e cucina”. La donna che vive in quell’appartamento racconta l’esasperazione che deriva dallo stato in cui è costretta a vivere: la polvere che continuamente si sgretola sulle suppellettili della cucina, la muffa e l’umidità che intaccano la salubrità delle altre stanze e soprattutto la paura che altri calcinacci possano distaccarsi, mentre è sola in casa e per questo trascorre la maggior parte delle sue giornate lontana dalle mura domestiche, per farvi ritorno la sera per affrontare “l’incubo di tutte le notti”, ovvero, la paura che possa accadere proprio nel momento in cui si è più vulnerabili e meno pronti ad avvertire il pericolo e riuscire a mettersi in salvo.
Nell’aprile del 2017, anche all’interno di un altro appartamento situato al terzo piano dell’Isolato 15 si era palesato lo stesso pericolo. Nell’abitazione in cui vivono due anziani coniugi si sono distaccate consistenti quantità di intonaco. Solo per una fortuita casualità i coniugi sono rimasti illesi, mentre guardavano la televisione seduti sul divano. Questione di centimetri preziosi, questione di “fortuna” che, superato lo spavento dovuto all’inaspettato “crollo”, a prendere il sopravvento è la paura che possa accadere ancora e la prossima volta “la fortuna” potrebbe non essere dalla loro parte.
I due anziani attendono da un anno un intervento di messa in sicurezza che tarda ad arrivare, mentre si trovano costretti a vivere in condizioni di estremo disagio, anche per le copiose macchie di umidità che impregnano le pareti del bagno.
In attesa di scoprire quali saranno le famiglie alle quali verrà consegnato un nuovo alloggio tra quelli in procinto di assegnazione, per “i condannati” a vivere ancora nel “vecchio” Rione De Gasperi, soprattutto in condizioni di degrado e disagio estremo, la strada si fa sempre più in salita.