“Chi ama non dimentica”, “Continuare a sorridere così come volevano e vogliono ancora i nostri figli che ora sono tra le braccia di Dio”. Queste le affermazioni più “insistenti” delle mamme presenti il giorno 14 aprile al secondo memorial di Francesco Sequino, vittima della strada travolta da un SUV mentre tornava a casa e venuto a mancare tre anni fa.
La madre, Maria De Crescenzo, supportata dall’associazione “Mamme Coraggio” presieduta da Elena Ronzullo, ha organizzato una partita in onore di suo figlio Francesco, affinché la sua memoria non possa mai svanire nel cuore dei suoi amici e dei suoi familiari. Così, tutti i suoi amici hanno giocato a calcio, presso il centro sportivo “Madrigal” in via Palazziello, a Volla (NA), indossando una casacca con su scritto: ‘Mr. Sequino’ per ricordare il loro amico.
Francesco era un ragazzo dalla gioia e dalla grinta immensa. A prendere parola durante il memorial la zia di Sequino, Caterina Sequino, la quale ha affermato: “Quest’evento significa per noi, ovvero per tutta la famiglia di mio nipote, un gesto importante. Vogliamo tenere viva la memoria di Francesco e sensibilizzare la sicurezza stradale, affinché non si verifichino più tragedie come questa. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia per portare verità e chiarezza su tanti punti interrogativi che continuamo a porci e a porre, ma per i quali non c’è stata ancora risposta. Il ricordo di mio nipote è vivo in me e lo sarà per sempre. Nacque in concomitanza con mio figlio e non posso dir altro che lo consideravo e continuo a ritenerlo come un mio secondogenito”.
La presidente dell’associazione Mamme coraggio dichiara: “La mia presenza qui rappresenta tutte le mamme. Rappresenta la mia vicinanza ad ognuna di loro. Anche io ho perso mio figlio Luigi e come loro voglio solo giustizia. Noi genitori, ormai, siamo morti dentro. Morti che continuano a vivere solo attraverso la forza che ci danno i nostri angeli da lassù”. Presente al memorial anche un’altra mamma “coraggio” che ha perso suo figlio Rocco lo scorso luglio. Quest’ultima, come la De Crescenzo, non si è espressa e come il Paolo dantesco hanno mostrato il loro dolore attraverso un silenzio ed un pianto intimo e lacerante.
Alla fine della partita, a tutti i giocatori è stato consegnato un premio per la partecipazione e tutti i presenti hanno salutato ancora una volta Francesco con un video commemorativo, ma anche con il volo di tanti palloncini bianchi con su scritti dei pensieri affinché questi siano letti da tutti gli angeli volati via troppo presto.