Antonio Alexander Pascuzzo, il giovane 18enne originario del comune salernitano di Buonabitacolo, scomparso da una settimana, è stato trovato senza vita nel pomeriggio di sabato 14 aprile. Alla base del delitto un modesto quantitativo di marijuana.
Il corpo esanime del 18enne è stato ritrovato nel torrente Peglio, nel salernitano, è stato ucciso con sei coltellate. Sono i primi risultati emersi dopo l’esame esterno sul corpo del giovane, il cui decesso risalirebbe almeno a diversi giorni prima del ritrovamento. La salma è stata trasportata, dunque, presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla, l’autopsia è stata fissata per lunedì 16 aprile.
Dopo un lungo interrogatorio durato tutta la notte, K.L., 18enne di Buonabitacolo, apprendista macellaio di origini polacche, ha confessato di aver ucciso, con sette coltellate al torace e al dorso, il coetaneo Antonio Pascuzzo.
L’omicidio – stando alle prime indiscrezioni emerse – sarebbe avvenuto nella sera stessa della scomparsa del giovane. I carabinieri di Sala Consilina hanno appurato che l’assassino, con un coltello, per impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana, ha accoltellato Pascuzzo per poi trascinarlo esanime, per circa 50 metri, e gettarlo da un dislivello di circa 5 metri, sul greto del corso d’acqua dove poi è stato ritrovato.
E’ un apprendista macellaio il 18enne fermato dai carabinieri di Salerno per l’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, coetaneo scomparso da casa il 6 aprile scorso. Il 18enne, incensurato, è accusato di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e di rapina aggravata. Interrogato per tutta la notte, ha ammesso le proprie responsabilità sull’omicidio, avvenuto “mediante un coltello, al fine di impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nella disponibilità della vittima”, spiegano i carabinieri.
Il cadavere di Pascuzzo è stato trovato verso le 16.20 di sabato 14 aprile tra la vegetazione contigua al greto del torrente Peglio di Buonabitacolo. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, riportava 7 coltellate tra il torace e la schiena.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, dopo aver commesso l’omicidio il 18enne avrebbe trascinato il corpo esanime del coetaneo per circa 50 metri, gettandolo in un dislivello di 5 metri, sul greto del corso d’acqua dove è stato trovato dai carabinieri nel corso delle ricerche. Il coltello presumibilmente utilizzato per compiere l’omicidio è stato sequestrato.
Il 18enne fermato si trova ora in carcere a Potenza.