Dopo aver documentato le condizioni critiche in cui versa il Plesso Lotto G del 70° circolo didattico di Ponticelli, abbiamo chiesto ai bambini dell’unica IV elementare presente nell’istituto di rilanciare la notizia.
Nell’ambito di un incontro-dibattito svoltosi in classe poco prima della sospensione delle lezioni per le festività pasquali, gli alunni si sono trasformati in piccoli giornalisti intervistandosi a vicenda, per approfondire un tema serio, attuale ed importante, come lo stato di incuria e degrado in cui versa la loro scuola.
Ecco il frutto del loro lavoro:
Questa scuola può ancora funzionare?
“Si, ma se si investono dei soldi per farla funzionare meglio. Si deve chiedere al Comune di Napoli se vuole spendere dei soldi per aggiustare la nostra scuola.”
Il comune di Napoli darà i soldi che servono per aggiustare la scuola?
“Dovrebbe, perchè è una scuola “debole” e se aspettano altro tempo ancora, si romperà ancora di più. Se l’avessero aggiustata subito, appena si stava iniziando a rompere, avrebbero speso meno soldi. Se non vogliono ripetere lo stesso errore, la devono aggiustare adesso, altrimenti ci vorranno sempre più soldi, se aspettano ancora.”
Quanti soldi potranno servire per aggiustare la scuola. Possono bastare quelli raccolti se chiediamo alle nostre mamme di dare 50 euro?
“No, non possono bastare. Nella nostra classe verrebbero raccolti solo 600 euro, una cifra che non basta per aggiustare i tubi dell’acqua che perdono, aggiustare i bagni rotti e i fili della corrente scoperti, aggiustare la palestra, il refettorio e le mattonelle saltate, aggiustare il teatro, così possiamo fare le recite a scuola, e per comprare il materiale e le attrezzature che ci mancano. E soprattutto sarebbe molto bello che aggiustassero pure quella parte della scuola dove hanno messo i sigilli, ci sono i bagni e tante classi, diventerebbe una scuola più grande dove potrebbero venire tanti altri bambini. La scuola è molto grande, quindi serve uno sforzo grande!”
Quale materiale scolastico manca in questa scuola?
“Le lavagne sono vecchie e non si cancellano bene, per fare lezione nelle aule dove non gocciola acqua ci siamo dovuti trasferire nel laboratorio e quindi non abbiamo più un laboratorio e di questo siamo molto dispiaciuti. I pastelli, gli acquerelli, la colla, i computer, i libri per fare una grande libreria, qualche gioco: questo è il materiale che ci piacerebbe avere a disposizione.”
Come si può riuscire ad aggiustare la scuola?
“Con l’aiuto di tutti: del preside, del comune, possiamo chiedere ai nostri parenti che fanno i muratori di venire a fare loro i lavori gratis, così facciamo risparmiare anche dei soldi al comune.”
Cosa pensi di questa scuola, ti trovi bene?
“Mi piace molto, ci sono molto affezionato, anche se è rotta. Ho fatto anche l’asilo qui e spero che non la chiudono per riuscire a finire anche le scuole elementari.”
Qual è la cosa che ti fa più paura di questa scuola?
“Le mattonelle saltate, ho paura di cadere se inciampo su una mattonella rotta mentre cammino e non la vedo.”
Se non spendono i soldi che ci vogliono per aggiustarla, quale soluzione proponete?
“Basta che non la chiudono e ci permettono di fare la quinta in questa scuola, ci accontentiamo anche di rimanere così come stiamo per non perdere i nostri compagni di classe e le maestre. Ci sono storie molto belle e amicizie molto belle in questa scuola e ci dispiacerebbe molto perderle.”