Una situazione che si protrae da anni, quella che preoccupa e non poco le madri degli alunni dell’istituto comprensivo di via dei Bronzi di Riace nel Lotto O di Ponticelli e che vede una coppia “piuttosto rumorosa”, con tanto di bambini piccoli, occupare abusivamente la casa nella quale un tempo viveva il custode della scuola.
Il bastone di una scopa incastrato in un buco per tenere la porta chiusa, una calamita attaccata sul buco della serratura: tanto è bastato a quella coppia per barricarsi in quella casa, impedendo l’accesso a chiunque.
Abiti ammassati in una stanza, sul divano, tra i giochi dei bambini che confermano che in quella casa qualcuno ci ha trascorso del tempo, fino a pochi giorni fa, al pari delle foto e degli altri cimeli sparsi dappertutto. Dalle suppellettili da cucina, lasciate a gocciolare sul lavabo, alle carote lasciate in frigorifero, senza tralasciare il letto sfatto. Secondo quanto riferito dai residenti in zona, molto spesso, nel cuore della notte, proprio dall’abitazione del custode, provengono gemiti e schiamazzi che lasciano intendere che in quella sede siano in atto pratiche sessuali piuttosto “focose”, così come confermano le creme lubrificanti, depilatorie e stimolanti ritrovate nella camera da letto. Inoltre, in più circostanze, sono state avvistate altre persone introdursi all’interno dell’abitazione a notte fonda e questo può lasciar presagire che l’appartamento sia stato adibito a “casa a luci rosse” dagli stessi occupanti abusivi, sprezzanti della presenza dei minori e ancor più del fatto che si trovassero a pochi passi da un istituto scolastico.
In seguito a un guasto dell’impianto elettrico, avvenuto di recente e che ha reso impossibile il consueto svolgimento delle attività didattiche e al sopraggiungere di una pattuglia della polizia, mentre era in corso la protesta delle mamme all’esterno della scuola, gli inquilini abusivi hanno abbandonato frettolosamente la casa pensando forse che le forze dell’ordine fossero giunte per procedere allo sgombero forzato o che avrebbero provveduto a farlo, una volta notata la loro presenza in casa.
Già perchè, in questi tre anni circa, di notifiche da parte della polizia municipale, quella famiglia ne ha ricevute molteplici. Tant’è vero che in più circostanze hanno abbandonato la casa per poi farvi ritorno quando il pericolo di incappare in guai con la giustizia era scongiurato.
E’ successo anche nei giorni scorsi: cessato l’allarme e l’allarmismo derivante dalla disfunzione dell’impianto elettrico che alimenta la scuola – e che provvede a fornire di corrente anche la stessa casa del custode, tramite allaccio “rigorosamente” abusivo – gli inquilini sono tornati ad occupare l’abitazione, sprezzanti dell’ennesimo “invito ad uscire” notificato dalla polizia municipale.
A seguito dell’ennesima segnalazione che informava il comparto della polizia Municipale addetto ad effettuare interventi di questo tipo all’interno di rioni di edilizia popolare, il Comandante Pappa ha diretto l’operazione necessaria per imporre agli occupanti abusivi lo sgombero di quella che dovrebbe essere la casa del custode della scuola del Lotto O e della quale quegli inquilini illegittimi hanno disposto a loro piacimento per diversi anni.
Adesso si attende che la Napoli Servizi provveda a tumulare la porta d’ingresso dell’abitazione, al fine di impedirne nuovamente l’occupazione. Un intervento che si sta facendo desiderare e che le madri degli alunni della scuola si augurano che avvenga quanto prima: il prossimo martedì 27 marzo, infatti, gli alunni si congederanno dalle lezioni per fare ritorno a scuola dopo le feste di Pasqua. Alla luce dell’attuale situazione, le preoccupazioni sono legittime, in quanto “i vecchi inquilini” potrebbero approfittarne per introdursi nuovamente all’interno dell’abitazione.