Oltre 800 persone in un Teatro Mediterraneo gremito hanno applaudito e si sono emozionate per il concerto celebrativo dei 25 anni della Nuova Orchestra Scarlatti, nata in seguito allo scioglimento dell’orchestra Rai di Napoli.
L’appuntamento, a 25 anni precisi dalla prima esibizione della NOS (e main event della Giornata della Disconnessione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli), ha registrato il pienone e l’ampio gradimento del pubblico che ha premiato l’esibizione dei musicisti con una lunga e appassionata standing-ovation.
Sul palco, dopo un cadeau dell’orchestra amatoriale Scarlatti per Tutti guidata da Bruno Persico, è salita l’Orchestra Scarlatti Junior (oltre 100 giovani tra gli 11 e i 20 anni) guidata nel brano iniziale di Alessandro Scarlatti da Gaetano Russo, direttore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti nonché coordinatore artistico della nuova Comunità delle Orchestre Scarlatti, mentre Daniele Giulio Moles (collaboratore storico della NOS) ha diretto sia la Junior con Schubert, che la Nuova Orchestra Scarlatti nella Settima sinfonia di Beethoven e, infine, le due Orchestre riunite – oltre 150 musicisti, almeno quattro generazioni insieme sul palco – in un trascinante Boléro di Ravel.
Proprio a Gaetano Russo, che nel ’93 ha preso in mano le “macerie” dell’orchestra Rai e ha creato dal nulla quella che oggi è una viva e importante presenza per il nostro territorio e anche una stimata ambasciatrice musicale di Napoli e dell’Italia nel mondo, è stata conferita durante il concerto la medaglia della città di Napoli per meriti artistici dalle mani dell’assessore alla Cultura Nino Daniele che ha affermato: “Ora è nel firmamento della cultura napoletana”.
Russo, commosso, ha dichiarato: “Nessun uomo può fare qualcosa se non ci sono gli altri. Io rappresento gli altri, non me stesso: rappresento coloro che vogliono fortemente qualcosa e dedicano a quest’obiettivo il loro tempo e la loro attenzione. La mia grande passione per la musica è quasi privata. La mia grande passione reale è l’azione sociale attraverso la musica, far vivere la Civitas attraverso la musica, con le sue regole e i suoi valori. Ci vorrebbero più realtà ispirate alle regole e ai valori di un’Orchestra e, insieme, ci vorrebbero più Orchestre per trasmettere tutto ciò: la nostra società sarebbe sicuramente migliore”.