Si è svolta pacificamente la manifestazione organizzata a Napoli dall’ Associazione senegalese e della rete Antirazzista, in memoria di Idy Diene ucciso lo scorso lunedì 5 marzo a Firenze.
Idy Diene era un venditore ambulante di ombrelli, accendini e altri piccoli oggetti. Nato in Senegal, è arrivato in Italia nel 2001, era un immigrato regolare. Aveva 54 anni e ogni giorno faceva il pendolare da Pontedera, in provincia di Pisa, dove viveva, fino a Firenze, dove lavorava. Idy Diene è stato ucciso mentre camminava sul ponte Amerigo Vespucci, a Firenze.
A Firenze, nel dicembre del 2011 era stato ammazzato anche il cugino di Diene, Modou Samb, ambulante senegalese, ucciso da Gianluca Casseri, militante neofascista di CasaPound.
L’autore dell’omicidio, Roberto Pirrone, ha dichiarato di essere uscito di casa con l’intenzione di togliersi la vita, ma poi non ne aveva avuto il coraggio e avrebbe sparato al primo passante a caso per farsi arrestare. Ma le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona mostrano che il colpo di pistola che ha colpito Idy Diene non era casuale, perché il senegalese non era il primo che passava sul ponte.
Gli inquirenti hanno dichiarato che nelle immagini delle telecamere si vede Pirrone, armato e agitato sul ponte Amerigo Vespucci, accanto a lui in un primo momento passano una donna con un bambino e, in un secondo momento, un uomo.
Successivamente le telecamere fanno vedere Idy Diene attraversare il ponte e, a quel punto, Pirrone spara e lo colpisce in testa. Questo potrebbe confermare il movente razzista dell’omicidio ipotizzato inizialmente dagli inquirenti e dai manifestanti che hanno protestato a Firenze nei giorni scorsi.
L’autopsia sul cadavere del senegalese Diene eseguita dell’Istituto di medicina legale ha rivelato che è stato ucciso da tre spari: i primi due colpi di pistola hanno colpito la spalla e il torace, il terzo la testa.
Ma secondo le ricostruzioni gli spari non erano soltanto tre, i primi colpi sono andati a vuoto nel fiume Arno.
La pistola di Roberto Pirrone prima di uccidere Idy Diene era usata dal pensionato italiano di 65 anni per sport, il tiro a segno.
Il corteo svoltosi a Napoli nel pomeriggio di oggi, sabato 10 marzo, in contemporanea con quello previsto nel capoluogo toscano, è partito da piazza Garibaldi ed ha raggiunto Palazzo San Giacomo dove ad accoglierlo c’era il sindaco Luigi de Magistris.
Sullo striscione a capo del corteo la scritta: ”Stop razzismo fascismo e assassini”. I manifestanti hanno regalato fiori ai passanti che hanno incontrato durante il percorso.
Alla fine dell’iniziativa i manifestanti hanno esposto uno striscione su uno dei balconi di Palazzo San Giacomo con la scritta ‘Restiamo Umani’.