Compianto, applaudito, acclamato, benvoluto e ricordato da entrambi i club e dalle rispettive tifoserie, Carmelo Imbriani, nato e Benevento ed esploso calcisticamente a Napoli con la maglia azzurra, negli anni di Boskov, è il simbolo che incarna lo spirito del derby che si disputerà tra poche ore allo stadio Ciro Vigorito.
Dal ’93 al ’96 ha vestito la maglia azzurra, mentre quella della sua città natia l’ha indossata nella stagione 2002/03 e successivamente dal 2004 al 2009, per poi intraprendere la carriera di allenatore sulla panchina dello stesso club. Mister Imbriani era proprio in ritiro con il Benevento, quando nell’estate del 2012, a seguito di una febbre violenta: gli venne diagnosticata la malattia di Hodgkin, più linfomi avevano attaccato il suo corpo in più parti. Così ebbe inizio la partita più dura e importante di Carmelo Imbriani, supportata ed incitata dalle tifoserie di tutte le squadre italiane, dalla massima serie fino alle categorie minori, alle quali ben presto si aggiunsero quelle del resto del continente e dell’intero pianeta.
Carmelo Imbriani morì il 15 febbraio del 2013, sognando, probabilmente, di vivere il derby delle “sue squadre” da allenatore. Un derby che si giocherà stasera, nel rettangolo verde intorno al quale il mondo sportivo si radunò intorno al suo feretro per rivolgergli l’ultimo commosso saluto.
L’antistadio del Ciro Vigorito porta proprio il nome del compianto ex calciatore ed allenatore che tanto ha saputo dare al calcio italiano, dentro e fuori dal campo.
Suo fratello Gianpaolo ha istituito un’associazione dedicata a Carmelo e che lo porta a percorrere tantissime tappe in giro per il mondo per tenere vivo il suo ricordo e il uso esempio di uomo e sportivo onesto e leale, portatore sano di ideali genuini che hanno saputo abolire rivalità ed odio tra tifoserie.
“Sarei felice se entrambe le squadre ricordassero mio fratello, – ha dichiarato Gianpaolo Imbriani, il fratello di Carmelo – considerando che molte volte, entrambe le società lo hanno fatto con piacere. Che dire di Napoli e Benevento: da una parte, calcisticamente, mio fratello ci è nato, dall’altra, purtroppo, ci è morto. Ad entrambe le maglie ha dato tanto e sono certo che da lassù si godrà lo spettacolo, tifando per entrambe ed augurandosi che vinca la migliore.“