Si è svolto a partire dalle 15 di oggi, martedì 16 gennaio, e si è protratto per circa 3 ore, il vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato presso la prefettura di Napoli.
All’incontro ha partecipato anche il ministro Minniti che ha incontrato Arturo, il 17enne ferito gravemente da una baby gang, lo scorso 18 dicembre in Via Foria, oltre ai 4 ragazzi aggrediti da un gruppo di coetanei armati di catene, lo scorso sabato a Pomigliano d’Arco.
“Non dico che le baby gang siano terroristi, ma usano metodiche di carattere terroristico: quella di colpire perché si è casualmente in un posto. Abbiamo un’assimilazione di metodiche tipiche di altre attività criminali. C’è una violenza nichilista che non ha alcun rispetto per il valore della vita, ed è ancora più drammatico se impatta con dei giovanissimi”. Così il ministro Marco Minniti al termine del vertice in prefettura a Napoli.
“Possiamo dire di essere sulla buona strada o di aver già individuato i responsabili delle violenze inaccettabili di questi giorni a Napoli. Questo grazie all’aumento dell’efficienza dei mezzi di contrasto, in particolare la videosorveglianza”, ha detto il ministro.
A Napoli verranno inviate 100 unità destinate al controllo di quelle zone maggiormente frequentate dai giovani, ha annunciato Minniti. “Non consentiremo alle baby gang – ha aggiunto il responsabile del Viminale – di cambiare le abitudini dei giovani napoletani”.
Annunciati rinforzi: “A Napoli verrà rafforzato il controllo dell’ordine pubblico con l’invio di reparti straordinari, 100 unità destinate al controllo di quelle zone maggiormente frequentate dai giovani”. E il ministro assicura: “Non consentiremo alle baby gang di cambiare le abitudini dei giovani napoletani”.