Il mondo della musica, sconvolto ed incredulo, piange la prematura ed improvvisa scomparsa di Dolores O’Riordan, la cantante irlandese dei Cranberries, morta all’età di 46 anni a Londra.
Nessun dettaglio è trapelato sulle circostanze del decesso, avvenuto in un hotel di Londra.
Una morte “inspiegabile” per la polizia di Londra. Dolores O’Riordan è stata trovata senza vita ieri, lunedì 15 gennaio, in un hotel della capitale britannica. Ma le circostanze della sua scomparsa sono ancora da chiarire, scrive il sito dell’Indipendent e sono “oggetto di indagine”. Le forze dell’ordine sono state chiamate alle 9.05 (le 10.5 italiane). Quando hanno raggiungo l’albergo in Westminster, hanno trovato la cantante ormai esanime. Scarnissimo il comunicato della sua agente che per prima ha dato la notizia del decesso: Dolores è morta “improvvisamente”, ha fatto sapere Lindsey Holmes, senza fornire alcun dettaglio sulle cause, ma limitandosi a chiedere rispetto per “la privacy” della famiglia “distrutta dal dolore”.
Sotto choc gli amici della cantante dei Cranberries: anche quelli che recentemente erano stati in contatto con lei non saprebbero darsi una motivazione.
Si scava nel passato, anche recente, di Dolores. Nel 2013 la O’Riordan raccontò in un’intervista di aver subito abusi sessuali ripetuti da parte di un uomo: la prima volta aveva 8 anni. “Non ne ho mai parlato finora – spiegò al magazine Life – perché non ne ero capace. Ci sono voluti anni e anni di sostegno”. Un trauma pesantissimo, probabilmente all’origine dell’anoressia e della depressione, di cui la cantante disse di aver sofferto. La sua famiglia era stata la sua “salvation” (‘Salvezza’ è anche il titolo di un brano famosissimo dei Cranberries).
Nnel 2014 – scrive l’Indipendent – a seguito della morte del padre e della sperazione dal marito, ci fu un nuovo crollo nervoso. “Due anni dopo O’Riordan fu condannata a pagare 6mila sterline per aver aggredito due agenti di polizia dopo aver dato in escandescenza su un aereo”. Non era la prima volta che accadeva. Poi “l’anno scorso Dolore O’Riordan rivelò che nel 2015 gli era stato diagnosticato un disturbo bipolare”.
Se e in che modo tutto questo abbia a che fare con la morte della cantante, è ancora presto per dirlo. Quello che è certo è nel giugno scorso Dolores O’Riordan cancellò il tour che prevedeva anche tappe a Milano, Piazzola sul Brenta, Firenze, Roma e Cattolica. Allora si era parlato di “terapie” da completare, con l’auspicio di “una completa guarigione”.
Tra gli artisti che hanno duettato con Dolores O’Riordan, ci sono anche i Negramaro che le hanno detto addio anche attraverso i social, dedicandole un toccante post: “Ti ho vissuta sempre come un sogno. Lo sapevo che non avrei dovuto farlo. Avrei dovuto viverti come un giorno qualunque. Da sveglio, sveglissimo. Come una persona qualsiasi, magari conosciuta in un viaggio insieme” scrive Giuliano Sangiorgi a nome di tutti i “negramaro”. Dolores O’Riordan aveva cantato con i Negramaro nel brano Senza fiato nella colonna sonora del film Cemento armato con Giorgio Faletti e Nicolas Vaporidis dieci anni fa. Il musicista nel post ricorda la loro collaborazione, con un rimpianto: “Avrei dovuto essere meno rispettoso delle distanze, come se non fossero mai esistite, invece ti ho trattato come una leggenda, perché questo sei per quelli come noi e per il mondo intero, per la generazione di “zombie” che hai lasciato orfana della voce più rivoluzionaria degli ultimi quarant’anni. Avrei dovuto ridurle, quelle maledette distanze. Allora avrei capito che quella nostra canzone insieme stava succedendo davvero. E invece ho pensato: “non è possibile”, “non è reale”, “non sta succedendo a me, a noi”. È un sogno”.
Nel finale del post il commiato dalla collega e amica: “E oggi, che non ci sei più, resto senza fiato ancora una volta. Ma queste lacrime non sono più un sogno. Ti ho intrappolata dentro. Era tutto vero. Sei passata nelle nostre vite e lì rimarrai per sempre. “Non son riva senza te.