Come suggerito dall’etimologia della parola, il comune vesuviano di Volla, anticamente era un terreno paludoso e per questo denominato “Bolla”. Con il passare degli anni, il nome cambiò in “Volla”, forte dell’influenza della lingua napoletana che vuole che la pronuncia della parola “bolla” sia “volla”.
Proprio la natura paludosa del terreno ne ha ostruito il progresso, in prima battuta. Tant’è vero che solo dopo notevoli interventi di bonifica il suolo del comune che in origine era una frazione di San Sebastiano al Vesuvio, fu reso disponibile per lo sviluppo e l’insediamento abitativo.
L’economia locale, inizialmente, si basa in prevalenza sull’attività agricola e sulla commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, il paese è produttore anche di materiali per l’edilizia e per l’imballaggio.
A partire dal 1980, Volla ha subito un fortissimo incremento demografico causato dalla forte immigrazione da Napoli. Un processo di urbanizzazione tutt’oggi in corso con la continua costruzione di plessi abitativi che collocano l’edilizia tra le attività più prolifere del comune.
Tuttavia, è dal 2000 al 2010 che a Volla accade qualcosa che trasforma l’anima identitaria di quel luogo ed imprime una sterzata decisiva all’economia locale. Succede tutto in pochi metri, nel gomitolo di strada compreso tra via dei caduti di Nassirja e Via Raffaello Sanzio.
Una riqualifica che nasce sotto il segno di un progetto imprenditoriale legato ad un cognome che nel vesuviano è da decenni sinonimo di successo: Leonessa.
Nel 2001, in via Raffaello Sanzio, nasce l’Hotel Leonessa, un albergo a 4 stelle tra i più gettonati ed apprezzati dai business man che giungono a Napoli per affari e dalle comitive di turisti che amano visitare la città, lontano dal caos metropolitano.
La consacrazione del comune di Volla tra le mete della movida vesuviana e non solo, giunge nel 2007, quando accanto all’Hotel nasce “Picasso Lounge Bar”: un locale dinamico, versatile e innovativo, dove la cura del dettaglio rappresenta il punto di forza che ben presto concorre a determinare il salto di qualità, introducendo nell’area vesuviana un nuovo modo di concepire svago, intrattenimento e ristorazione. Dalla colazione al digestivo, il Lounge Bar Picasso propone un’offerta diversificata e di grande qualità, con sfizi e cocktail per ogni momento della giornata, oltre a un efficientissimo laboratorio di pasticceria che quotidianamente propone dolci a dir poco irresistibili.
“L’aperitivo di Picasso” diventa un appuntamento fisso che quotidianamente si rivela capace di richiamare migliaia di avventori tra le strade di Volla, non solo dai comuni limitrofi. Un autentico “boom” di presenze che si ripercuote positivamente sull’intera economia locale e che ravviva il clima che si respira in zona, fosse anche solo per il fatto che laddove prima regnavano campagne incolte e paludi, adesso sorgono delle attività capaci di richiamare migliaia di persone, più o meno giovani, a tutte le ore del giorno e fino a notte inoltrata.
Nel 2010, la sala ristorante dell’Hotel Leonessa si trasforma nel “Bistrot Dalì”: un locale raffinato ed elegante, dove vini e gastronomia tradizionale si mescolano al design e creano un mix caldo, arricchito dall’amore per l’arte. Un Bistrot che vanta due grandi sale, capaci di accogliere fino a 150 persone, nato per soddisfare le esigenze dei clienti dell’albergo, ma anche per offrire una cena “diversa” ai partenopei, grazie ad un menù gourmet costantemente aggiornato.
Una tris di tasselli vincenti, incastonati nel ben già consolidato patrimonio imprenditoriale di una della famiglia che vanta la voce più autorevole in materia di gastronomia nel vesuviano, che ha concorso e non poco a riqualificare la zona e del cui successo hanno beneficiato anche gli altri imprenditori e commercianti della zona, conferendo al comune di Volla lustro e nuova linfa che ne hanno trasformato l’anima “solitaria ed agricola” in un contesto poliedrico e fecondo di luoghi d’attrattiva e d’intrattenimento, dove lo svago e la movida “sana e pulita”, quella capace di richiamare avventori affascinati dal genuino richiamo del buon cibo e delle bollicine, rappresenta il più accreditato biglietto da visita.
Una sfida vinta appieno dalla famiglia Leonessa, quella che l’ha portata a puntare su un territorio che sulla carta si presentava ostico ed arido d’attrattiva per giungere a tramutarlo in un terreno fertile e ricco di stimoli.