La sera del 23 dicembre, intorno alle 18.30, all’incrocio tra via Cupa Vicinale Pepe e via Botteghelle, il 35enne Francesco Carrella è stato ferito ad una spalla da un proiettile.
L’uomo, disoccupato, si trovava a bordo della sua auto, una Porsche, insieme alla famiglia quando è stato raggiunto dal colpo d’arma da fuoco.
Trasportato all’ospedale Villa Betania,nella notte è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione della pallottola.
A carico dell’uomo figurano precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione e truffa. Secondo la versione fornita da Carrella agli inquirenti, si sarebbe trovato sulla traiettoria di una pallottola vagante, esplosa da una scorribanda di giovani in sella a scooter.
Vittima involontaria di una stesa, dunque, seppure gli inquirenti non escludono che l’uomo poteva essere il reale obiettivo dei sicari. Gli inquirenti auspicano di acquisire elementi utili a far luce sull’accaduto visionando i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona.
Pochi dubbi vi sono sull’identità del clan di appartenenza del “gruppo di fuoco”. L’agguato, infatti, porta la firma della “camorra emergente”, ovvero, il sodalizio criminale frutto di una serie di alleanze strategiche e che vede i Rinaldi di San Giovanni a Teduccio appoggiare i Minichini-Schisa e i Mammoliti-Baldassarre di Ponticelli. Un’alleanza nata con un obiettivo preciso: scalzare i De Micco dalla scena camorristica ponticellese.
Nei giorni precedenti, il commando di fuoco avrebbe cercato di compiere un’altra “stesa”, non andata a buon fine.
Il gruppo di fuoco parte da San Giovanni a Teduccio e fa irruzione nei rioni-simbolo della camorra ponticellese con il chiaro intento di rivendicare la propria egemonia sul territorio ed incutere timore ai De Micco.
Quattro persone in sella a due scooter stavano per effettuare una “stesa” in via Sambuco, nel Rione Conocal, la roccaforte del clan D’Amico “conquistata” dai De Micco in seguito all’omicidio della donna-boss Annunziata D’amico.
L’intervento di una volante del commissariato di Ponticelli ha intercettato e inseguito il commando di fuoco, impedendogli di portare a termine l’ennesimo raid intimidatorio.