Carlo Avallone, di 30 anni, soprannominato “‘o fantasma”, è stato arrestato dai carabinieri in una villetta a Pescopagano, in provincia di Caserta, in quanto destinatario di un decreto di fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, per tentativo di omicidio e tentativo di estorsione e per detenzione e porto illegali di armi e altri reati.
Avallone è stato catturato dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Pozzuoli del Comando Provinciale di Napoli, secondo gli inquirenti è stata la mente che per quattro mesi ha organizzato tentativi di omicidi e ‘stese’ per conseguire il controllo del business della droga e delle estorsioni nell’area flegrea.
Spari contro una sala scommesse, un supermercato e un autolavaggio, due spacciatori gambizzati, numerose stese e raid intimidatori, minacce a commercianti e un raid nel mercato ittico: un’escalation di eventi criminosi avvenuti tra Monteruscello e Licola, in provincia di Napoli, attribuibili ad Avallone e al commando di fuoco che era sotto le sue direttive. Questo è quanto emerso dalle indagini dei carabinieri coordinati dalla Dda.
Avallone, dopo lo smantellamento del clan camorristico dei “Longobardi-Beneduce”, stava cercando di conquistare il controllo dell’area flegrea, beneficiando del supporto di un gruppo di giovani che eseguivano gli ordini che il 30enne gli impartiva. Aveva seminato il terrore per affermare il dominio sulle piazze di spaccio e delle estorsioni: il suo intento era quello di “fare cassa” per fondare un nuovo clan, “il suo” e conquistare il controllo dei principali business illeciti era il primo passo per affermarsi in quel territorio, ricco di attività commerciali e piazze di spaccio.
Nel corso del blitz, avvenuto il 24 dicembre, sono intervenuti anche gli specialisti del GIS (il Gruppo d’Intervento Speciale) chiamati a operare in situazioni ad alto rischio. L’uomo, che era all’interno di una villetta insieme col suo giovane braccio destro, non ha opposto resistenza, né ha tentato la fuga, lasciandosi ammanettare. Sono state arrestate altre 6 persone (3 uomini e 3 donne) e un minorenne è stato denunciato. Tutti dovranno rispondere di favoreggiamento personale.