Domenica 26 novembre alle ore 12.00, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena a Napoli, Elena Somarè partecipa in concerto a “Il Fischio. Strumento, canto, racconto dell’anima”. Sul palco, l’attore e scrittore Enrico Ianniello accompagna il fischio melodico di Elena Somarè e l’arpa di Lincoln Almada con letture tratte dal suo libro pubblicato nel 2015 da Feltrinelli, La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin.L’appuntamento è inserito nella programmazione de “Il suono della parola”, rassegna che propone 5 incontri esclusivi dal 24 al 26 novembre per approfondire il tema del linguaggio e della musica attraverso le testimonianze dei protagonisti del mondo culturale di oggi.
Con “Il Fischio. Strumento, canto, racconto dell’anima”, si segue il filo rosso di un’arte che si dipana tra musica e letteratura. Un’espressione inizialmente considerata troppo volgare e, quindi, proibita alle donne, ma che ben presto diventò un’arma per sfidare le convenzioni. Tra le pioniere si ricordano l’italiana Daisy Lumini e, prima di lei, l’americana Alice Shaw, che tra Ottocento e Novecento, incarnando la rivolta delle suffragette, lasciò il marito e girò il mondo da solista del fischio, portando con sé i suoi tre figli. Nel suo percorso artistico, Elena Somarè ha dimostrato, inoltre, che il fischio melodico può raggiungere i più alti livelli interpretativi, come qualsiasi altro strumento classico, integrandosi con le melodie. Dicono che sia molto difficile mantenere una buona intonazione quando si fischia, come stare in equilibrio sulla corda tesa – racconta Elena Somarè. Invece per me è come camminare, lo faccio fin da piccola senza che nessuno me l’abbia insegnato. Per me è un piacere, una valvola di sfogo, è come suonare con la bocca chiusa, in segreto. Nel maggio 2016 è uscito il suo secondo disco, Incanto, dedicato alla grande melodia italiana, nel novembre dello stesso anno ha tenuto una conferenza TEDx al Teatro Sociale di Como sul fischio come strumento di innovazione musicale, mentre lo scorso agosto ha tenuto un concerto nell’ambito del Tribowl Jazz Festival di Incheon, in Corea del Sud.
La manifestazione è realizzata nell’ambito della Stagione 2017-2018 della Fondazione Pietà de’ Turchini che, da ormai 20 anni, promuove la diffusione di capolavori musicali, lo studio, la ricerca, la formazione, l’editoria e l’aggiornamento culturale nelle aree di incontro che la musica può avere con le espressioni artistiche e creative di ogni tempo e luogo.