“Prun’ acever’/ ‘n’ammaturan’/ da’ chiant’ caren’ staccannes’ da’ rareca/ pare che/
chi nu’ riseca nu’ roseca / sott’ e pier’ votten’ museca e muse /
vir’ l’uso c’ pass’/ cu’ ‘sta terra c’attrass’/ ‘na voce luntan’ c’ lass’/
e tutt’ chell’ c’ tu ive cullass”.
“Prugne acerbe, non maturano, dalla pianta cadono staccandosi dalla radice,
sembra che, chi non rischia non ottiene, mettono sotto i piedi la musica e le muse,
vedi la tradizione che passa, con questa terra che si trascura,
una voce lontana che lasci andare via e tutto quello che eri collassa”.
“Il brano Rareca, parla delle nuove generazioni, di come le stesse hanno dimenticato il proprio passato, le proprie tradizioni, la propria cultura. Distratti da sollecitazioni visive simili a miraggi, a illusorie chimere, i giovani hanno dimenticato la voce genitoriale, il suono di una melodia antica che li ha cresciuti”. Con queste parole Shaone, nome d’arte di Paolo Romano, racconta “Rareca” secondo singolo estratto da “Over”, il nuovo album del rapper in uscita a Dicembre con l’etichetta Mrfew. Nel videoclip Shaone è affiancato dal producer Dj Simi, i due M.C. rappano sulle immagini del film “Nel nome del padre”, primo lungometraggio di Gabriele Gargiulo che ha firmato anche la regia del video. Il film di prossima uscita è stato girato tra Giugliano e il litorale Domizio. È una storia di riscatto che affronta la tematica dei minori a rischio troppo spesso attirati dai soldi facili e dalla mitologia camorristica. Il film ha già ottenuto il riconoscimento del Patrocinio Morale del Comune di Napoli e di altri comuni dell’hinterland napoletano ed è stato inoltre protagonista recente del Coffi Cortoglobo Film Festival di Angri (SA).