• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
giovedì, 11 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Furto in casa del giornalista Paolo Borrometi, il faro che illumina i cronisti di periferia

Luciana Esposito di Luciana Esposito
24 Agosto, 2017
in In evidenza, News
0
Share on FacebookShare on Twitter

paolo-borrometi-a-lavoroPaolo Borrometi è un giovane giornalista siciliano che incarna gli ideali e gli intenti ai quali si ispirano tanti cronisti che si destreggiano tra le difficoltà e i pericoli delle terre dilaniate dalle mafie. Allo stato attuale, nessuno, più di Borrometi, è stato in grado di conferire un contributo alla causa più valido.

ADVERTISEMENT

Un merito che gli è valso una cospicua collezione di minacce e una menomazione fisica.

“La Spia”: questo il nome del sito d’informazione fondato dal giornalista ragusano e che sbeffeggia, con la pacata lungimiranza che contraddistingue la condotta umana e professionale di Borrometi, il credo del “non vedo, non sento, non parlo”. Nel gergo malavitoso “lo spione” è quello che ripudia l’omertà per spifferare “i fatti della mafia”. Nella storia del giornalismo italiano “La Spia” è un giornale che ha conferito un prezioso contributo alla lotta contro le mafie.

Le inchieste che portano la firma di Paolo Borrometi hanno contribuito allo scioglimento del comune di Scicli per infiltrazioni mafiose e hanno contribuito a far luce su molte altre realtà: il commissariamento per mafia di Italgas (la prima azienda quotata in borsa ad essere oggetto di questo provvedimento da parte del Tribunale di Palermo), il Mercato ortofrutticolo di Vittoria, i trasporti su gomma gestiti dai Casalesi dai Mercati Ortofrutticoli, la presenza mafiosa nel sudest siciliano di Cosa Nostra, le “vie della droga dal Porto di Gioia Tauro fino alla provincia di Ragusa”.

Plurime e sonore le stangate che la penna di Borrometi infligge alla mafia che, dal suo canto, replica con l’unica arma che sa adoperare: la violenza e il linguaggio dell’odio.

Il 16 aprile del 2014, Paolo Borrometi viene aggredito da uomini incappucciati che, a suon di percosse, gli provocano una grave menomazione alla mobilità della spalla.

Nell’agosto dello stesso anno, viene incendiata la porta della sua abitazione e, da allora, vive sotto scorta.

Paolo Borrometi si è visto costretto a trasferirsi a Roma, ciò nonostante, continua a ricevere costanti minacce attraverso i social network e proprio nel suo appartamento romano, pochi giorni fa, “qualcuno” si è introdotto per mettere a segno uno “strano furto”: un hard disk e dei documenti, materiale sensibile e riconducibile alla sua attività giornalistica.

Un segnale, l’ennesimo, lanciato da chi si diverte ad intraprendere uno sfiancante braccio di ferro con lo Stato per professare e rivendicare la propria egemonia.

Il 4 aprile 2017 il Tribunale di Ragusa ha condannato per minacce gravi e di morte, aggravate dalla violenza privata e dalla recidiva nei confronti di Paolo Borrometi, il boss Giambattista Ventura, fratello del capomafia Filippo che lo aveva minacciato più volte di morte affermando pubblicamente: “Ti scippu a testa, d’ora in avanti saro’ il tuo peggiore incubo e poi ci incontreremo nell’aldilà. Ci vediamo anche negli uffici della Polizia, tanto la testa te la scippu u stissu”.

Il furto messo a segno in casa di Borrometi non deve essere percepito come un atto intimidatorio che si limita a ledere solo la libertà e la serenità del giornalista. Per quanto è consistente e prezioso il lavoro di Paolo, quel furto ha arrecato un danno all’intera collettività.

Il fatto che qualcuno abbia sentito il bisogno di introdursi in casa del giornalista solo per sottrarre del materiale riconducibile alla sua attività lavorativa, tralasciando gli oggetti preziosi, senza neanche mettere la casa a soqquadro, conferma e comprova quanto inestimabile sia il valore del lavoro di Paolo Borrometi, agli occhi dei “buoni” e ancor più dei “cattivi”.

Un bene prezioso che ogni singolo cittadino che quotidianamente si ispira agli stessi valori di legalità, verità e giustizia deve proteggere.

Sono le notizie come quelle pubblicate da Paolo gli input di cui hanno bisogno le coscienze per scuotersi e non perdere di vista i valori che rendono la vita degna di essere vissuta. Ed è questo che fa paura alla controparte: la capacità di generare una sorta di affiliazione, opposta e contraria, rispetto a quella sulla quale la mafia fonda il suo “impero del male” e che rischia di far vacillare clamorosamente il muro d’omertà dietro il quale chi delinque e vive nel malaffare può rifugiarsi, con la complicità della gente comune.

La verità sbugiarda i crimini, gli illeciti e le malefatte e permette all’opinione pubblica d’informarsi e di formare un pensiero autonomo e “diverso” e, soprattutto, nel caso delle inchieste di Borrometi, concorre perfino a ripristinare la legalità.

Paolo Borrometi è uno dei giornalisti più attivi e sensibili alla battaglia per la tutela della libertà di stampa e che puntualmente tende la mano ai colleghi vittime di intimidazioni, minacce, pestaggi, seppur di entità minore rispetto a quelle da lui subite.

Più volte, il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Beppe Giulietti, ha definito Borrometi il baluardo che su scala nazionale rappresenta e testimonia l’impegno e l’abnegazione dei tanti cronisti di periferia che raccontano verità scomode in terre sommesse ed isolate e che per questo vanno incontro a minacce e intimidazioni.

Un esercito silenzioso che identifica in Paolo Borrometi il suo più degno comandante.

Tags: furto in casagiornalisti minacciatila spialegalitàlibertà di stampamafiapaolo borrometiragusaSicilia
ADVERTISEMENT
Prec.

Sorrento: 28enne violenta 87enne, arrestato

Succ.

“La Chimera”: gli occupanti delle Vele di Scampia protagonisti al Festival di Venezia

Può interessarti

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche
Fratelli d'Italia

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

10 Settembre, 2025
Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica
Fratelli d'Italia

Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica

10 Settembre, 2025
Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti
In evidenza

Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti

10 Settembre, 2025
Napoli, omicidio Arcangelo Correra: “Un gioco spregiudicato” finito in tragedia
Cronaca

Napoli, omicidio Arcangelo Correra: “Un gioco spregiudicato” finito in tragedia

10 Settembre, 2025
Coop di ex detenuti: 24 gli indagati legati alla camorra
Cronaca

Ex dg dell’Asl rifiuta un Rolex e sventa un tentativo di corruzione: l’inchiesta della DDA di Napoli

10 Settembre, 2025
18enne ucciso a Napoli, la versione di Renato Caiafa non convince gli inquirenti
Cronaca

Napoli, omicidio Arcangelo Correra: arrestato l’amico per omicidio volontario con dolo eventuale

10 Settembre, 2025
Succ.
“La Chimera”: gli occupanti delle Vele di Scampia protagonisti al Festival di Venezia

"La Chimera": gli occupanti delle Vele di Scampia protagonisti al Festival di Venezia

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Napoli, parcheggiatori nel mirino dei carabinieri: tariffa extra per foto sulla terrazza di Posillipo, 20 euro per parcheggiare a Coroglio

Incidente sul lavoro a Scampia: operaio cade da un cantiere, prognosi riservata

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

Stamane, mercoledì 10 settembre, nel quartiere napoletano di Scampia, un grave incidente sul lavoro ha coinvolto un operaio edile di...

Premio Faraglioni Capri International 2025: Plácido Domingo incanta il pubblico del Quisisana

Premio Faraglioni Capri International 2025: Plácido Domingo incanta il pubblico del Quisisana

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

Una serata all'insegna dell'eccellenza internazionale nell'arte e nella musica: ecco quello che è stata, con il riconoscimento assegnato a una...

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

La guerra a Gaza ha scatenato una serie di reazioni contrastanti all'interno dell'Unione Europea, mettendo in luce le divisioni tra...

Gaza: l’offensiva israeliana entra nella fase finale

Gaza: l’offensiva israeliana entra nella fase finale

di Redazione Napolitan
10 Settembre, 2025
0

La situazione a Gaza diventa ogni giorno più drammatica. L'esercito israeliano ha annunciato di controllare ormai il 40% di Gaza...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?