Un’importante svolta è giunta nelle indagini legate al macabro ritrovamento di due cadaveri fatti a pezzi e chiusi in buste di plastica, avvenuto lo scorso inverno in un terreno di Afragola, comune alle porte di Napoli, sovente teatro di efferati delitti di camorra, di recente.
La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili dell’omicidio di Luigi Ferrara, 43 anni di Casoria, e di Luigi Ruscinano, 53 anni di Mugnano i cui corpi sono stati ritrovati sezionati in buste di plastica il 16 febbraio 2017 in un terreno ad Afragola (Napoli).
I cadaveri erano stati individuati dopo una segnalazione, in Contrada Ferrarese, alle spalle della stazione – appena inaugurata – dell’Alta Velocità , a ridosso di una discarica.
I due furono smembrati in due parti con una sega, all’altezza del bacino, quando probabilmente erano ancora vivi.
Le modalità macabre del duplice omicidio indussero gli investigatori ad associare il delitto a questioni di camorra. I corpi, infatti, non erano in stato di decomposizione.
Le due vittime erano considerate ras del contrabbando. Gli investigatori li cercavano dallo scorso 31 gennaio, quando avevano fatto perdere le loro tracce nei pressi del malfamato Rione Salicelle, nello stesso comune di Afragola. La fossa, profonda circa un metro, in cui furono rinvenuti i cadaveri, era ai bordi di una strada interpoderale in una zona di difficile accesso. La Polizia di Stato si trovò di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: i corpi dei due erano tranciati in quattro parti.
La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili di quell’efferato duplice omicidio.
Si tratta di un minorenne – all’epoca dei fatti – e di un maggiorenne. Le ordinanze sono state emesse rispettivamente dal gip del Tribunale di Napoli e dal Tribunale per i Minorenni, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e della Procura per i minorenni.