Il focolaio che ha maggiormente impensierito i vigili del fuoco, tra i circa otto incendi divampati contemporaneamente nel primo pomeriggio di domenica 16 luglio a Ponticelli, è stato quello che ha coinvolto il terreno compreso tra via Virginia Wolff e Via Cupa Lettieri, la strada che giace accanto all’imbocco della tangenziale in direzione Napoli. La strada resa impraticabile dalle fiamme è stata chiusa al traffico per l’intera durata delle operazioni di spegnimento.
È da lì che insorgeva l’imponente colonna di fumo nera, visibile da diversi punti della città e già da svariati chilometri di distanza dal quartiere della periferia orientale di Napoli. Strada inibita al traffico in via precauzionale, spiegano gli agenti della polizia municipale, mentre, sprezzanti della coltre di fumo che rende l’aria irrespirabile, i podisti, già nel tardo pomeriggio hanno affollato la pista ciclabile che contorna la vicina villa comunale del quartiere.
Uno spettacolo raccapricciante, quello esibito dall’appezzamento di terreno martoriato dalle fiamme: tra i timidi focolai ancora fumanti, si scorgono le carcasse dei materiali che hanno animato quell’irrespirabile fumo nero, tra i quali spiccano i residui di copertoni ed altri oggetti accartocciati su sé stessi, difficilmente riconoscibili. Così come testimoniano i grossi sacchetti ancora depositati lungo i marciapiedi della strada chiusa al traffico ed evidentemente non del tutto ripulita, la presenza di rifiuti di ogni genere, in quel grosso pezzo di terreno è accertata.
Difficile stabilire quanti e quali rifiuti sono andati in fumo e quali conseguenze questo comporterà sulla salute dei residenti in zona, già messa a dura prova nei giorni precedenti dal fumo propagato nell’aria dagli incendi sul Vesuvio. Il piatto forte del pranzo di questa “domenica di fuoco” dei ponticellesi e dei residenti nei comuni limitrofi di Cercola e Volla, oggi, era aria inquinata e maleodorante.
Quali saranno le ripercussioni sulla salute dei cittadini?
Mentre, proprio di fronte al terreno dal quale zampilla ancora fumo, si gode lo spettacolo l’ex campo rom sotto sequestro ormai da un anno e che attende ancora la bonifica: ma non sarebbe anche questa un’operazione di competenza dei militari dell’esercito impegnati nell’operazione terra dei fuochi?
Intanto, la terra continua a bruciare e con lei, tutti i mali in essa riversati, dentro e fuori….