Ottantotto Comuni della Campania al voto sui 1005 chiamati a rinnovare le proprie amministrazioni a livello nazionale.
Si vota dalle 7 di questa mattina, domenica 11 giugno, e lo fino alle ore 23. Eventuali ballottaggi si svolgeranno domenica 25 giugno.
In Campania, sono chiamati al voto circa 800mila elettori, distribuiti in 17 Comuni del napoletano, 17 del casertano, 33 del salernitano, 13 Comuni dell’avellinese e 8 del beneventano.
Il Comune più densamente popolato chiamato alle urne è Pozzuoli, con 80mila abitanti, quello meno popoloso Chianche, in provincia di Avellino, con meno di 500 abitanti.
È il giorno dell’esordio del movimento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il suo partito demA, che non è alleato con il Pd, si presenta in vari Comuni. In Campania è presente a Portici, Arzano, Torre Annunziata, Sant’Antimo, Melito e Bacoli. Fuori Regione c’è il simbolo di demA per le elezioni a Taranto e Carrara.
Il Movimento 5 Stelle ha scelto, come sempre, di non allearsi con altre forze politiche. I pentastellati non sono tuttavia riusciti a presentare liste ovunque. Si tratta, come per demA, di un test molto importante per i futuri equilibri nazionali, in vista delle prossime elezioni politiche. Finora sono 37, a livello nazionale, i Comuni amministrati dal Movimento 5 Stelle.
Il Partito Democratico e Forza Italia puntano molto sulle alleanze con le liste civiche. A Portici, il senatore Vincenzo Cuomo, ha accettato l’alleanza con ben 13 liste, tra cui quella del Pd. A Pozzuoli dovrebbe essere sfida tra il sindaco uscente Vincenzo Figliolia e l’ex consigliere regionale di Forza Italia Pasquale Giacobbe. A Melito il centrosinistra non è compatto intorno al nome dell’ex sindaco Venanzio Carpentieri e questo rischia di favorire un altro ex primo cittadino: Antonio Amente.
Forza Italia e alleati puntano molto su Sant’Antimo: è il feudo di Luigi Cesaro, recentemente indagato dalla Dda di Napoli.
Tre persone sono state arrestate dai carabinieri a Sant’Antimo, dove sono in corso le elezioni comunali, per aver promesso alcune decine di euro in cambio del voto per il “proprio” candidato. Nella casa dove si trovavano i tre, i militari hanno fatto irruzione trovando 321 tessere elettorali, in ognuna delle quali era inserito un facsimile della scheda di voto con l’indicazione dei candidati da scegliere. I tre finiti in manette sono due incensurati, di 54 e 24 anni, e un pluripregiudicato di 41 anni. Il candidato in questione appartiene a una delle numerose liste civiche in lizza per le amministrative. Su disposizione della Procura i carabinieri stanno restituendo le 321 tessere elettorali ai titolari, onde consentire loro l’esercizio del voto. Intanto il voto a Sant’Antimo prosegue. La città conta circa 34mila abitanti. Alcuni dei titolari delle tessere, sentiti dai carabinieri, hanno ammesso di aver consegnato il documento elettorale ai tre, con l’impegno di passare a riprenderlo e di votare per il candidato indicato nel facsimile di scheda all’interno, in cambio di somme di denaro oscillanti fra i 30 e i 50 euro. I militari, insospettiti dall’insolito viavai, hanno fatto irruzione nella casa del 54enne, un disoccupato, scoprendo i tre alle prese con tessere e pubblicità elettorali. L’amministrazione uscente è guidata dal sindaco Francesco Piemonte, alla guida di una amministrazione di centrodestra, che non si è ripresentato. Sei i candidati sindaco in lizza: Aurelio Russo (Pd più civiche), Nicola Chiantese (M5s), Corrado Chiariello (Fi, Nuovo Psi e civiche), Adriana Palladino (Udc), Giuseppe Italia (Dema e una civica), Salvatore Castiglione (Fdi più civica). Al momento non si conoscono i nomi degli arrestati Né è stato reso noto il nome dei candidati indicati nei facsimile di scheda contenuti nelle tessere elettorali.
“Gli arresti delle ultime ore per compravendita di schede elettorali denotano un modo di fare vergognoso e criminale che nulla ha a che fare con la politica. Un modo di fare delinquenziale, lontanissimo dalla mia idea di politica e di amministrazione della cosa pubblica”. E’ quanto ha dichiarato il candidato sindaco del centrodestra a Sant’Antimo, Corrado Chiariello. Secondo gli inquirenti, di una lista civica della sua coalizione fa parte il candidato consigliere a favore del quale si spendeva la banda scoperta oggi dai carabinieri. “Ho massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, a cui chiedo un rapidissimo accertamento delle responsabilità. Perché accertare le responsabilità del singolo è fondamentale per non condannare in toto la politica, che per me da sempre è servizio ai cittadini”, ha sottolineato il candidato sindaco. Chiariello, 45 anni, vicesindaco uscente di Sant’Antimo, guida una coalizione composta da Forza Italia, Nuovo Psi e varie liste civiche.
A Somma Vesuviana, visto il ritiro del candidato Pd a causa di presunte minacce, il candidato di Forza Italia Celestino Allocca sembra avviato al successo.