Acerra, 10 giugno 2000 – Clandestini, in Italia in cerca di lavoro, ma senza storia né documenti. Era una domenica, Hamdi Lala viene ucciso a coltellate da un connazionale, aiutato da due complici, che stava cercando di sostituirsi alla vittima per ottenere un posto fisso nella lavorazione dei tabacchi. Disposto a tutto pur di rimanere in Italia, anche ad uccidere.
Segnale inquietante, che potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg del racket esercitato dai più forti all’interno delle comunità clandestine più deboli.
Tre fratelli albanesi hanno ucciso un connazionale al termine di una lite per un posto di lavoro. Gli avevano chiesto di lasciare ad uno di loro il suo impiego stagionale nella raccolta del tabacco. Hamdi Lala, però, ha rifiutato ed è stato ammazzato a coltellate. Il fatto è avvenuto ad Acerra, nell’ hinterland vesuviano, una delle zone dove si concentra un alto numero di immigrati clandestini a caccia di lavoro nelle campagne. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire in breve tempo la dinamica dell’accaduto e, grazie alle testimonianze raccolte, hanno rapidamente individuato ed arrestato gli assassini.
Si tratta di Fidajet Hoxa, 23 anni, e dei suoi fratelli Roberto e Kastriot, di 24 e 27 anni, provenienti dalle città di Diber e Peshkopi. Dopo il delitto, s’ erano nascosti nell’appartamento di tre amiche romene, dove gli inquirenti li hanno sorpresi e catturati.
Gli albanesi erano a torso nudo: sotto il letto avevano nascosto le t-shirt inzuppate di sangue. Hamdi Lala era in Italia con un regolare permesso di soggiorno e sbarcava il lunario con lavori saltuari. Adesso guadagnava qualche soldo con la raccolta del tabacco: un impiego stagionale, nulla di più, ma l’uomo non aveva alcuna intenzione di mollarlo.
Per questo ha resistito alle minacce e agli insulti dei tre albanesi, che volevano a tutti i costi quel lavoro per Fidajet, il più giovane dei fratelli. La discussione è presto degenerata e per Hamdi Lala non c’ è stato scampo. L’ uomo è stato colpito con violenza al petto ed è morto poco dopo. Un amico che era con lui è rimasto lievemente ferito.