4 giugno 2004: una data alla quale è associato il ricordo più triste per la famiglia di Romina Del Gaudio, una ragazza di 19 anni, che quella mattina doveva lavorare nella zona di Aversa per vendere dei contratti telefonici della Wind porta a porta.
Non era sola, insieme a lei ad Aversa si recarono la sua responsabile ed altre tre colleghe. Come ogni giorno, la responsabile stabilì le zone per le ragazze e dopo aver fatto colazione, si divisero dandosi appuntamento verso le 14 per la pausa pranzo. A Romina fu assegnata la zona che parte da Via Garibaldi per poi passare per Via Andreozzi fino, poi all’incrocio con Via Roma dove la ragazza aveva un appuntamento già fissato.
All’appuntamento però Romina non si presenta e non risponde più neanche al cellulare. I colleghi non si preoccupano più di tanto di quella assenza, spesso infatti capitava che qualche cliente si intrattenesse più del dovuto. Per le ore 18 dovevano incontrarsi per tornare a Napoli, ma anche a questo appuntamento Romina non si presenta. La zona di competenza di Romina quella mattina, è abbastanza trafficata e molti testimoni dicono di averla vista aggirarsi tra i palazzi. Un dato però emerge da queste testimonianze, nessuno la vede dopo le ore 13. Partono immediatamente le ricerche anche con l’ausilio di volontari che battono incessantemente la zona fino a tutto l’agro-aversano. L’unica ipotesi che nelle prime ore emerge è quella di una possibile aggressione avvenuta a ridosso di un campo profughi, dove la ragazza potrebbe essere passata per fare il suo giro.
Il 21 luglio, un mese e mezzo dopo la scomparsa, il corpo di Romina viene ritrovato a San Tammaro nella frazione di Carditello, all’interno di un boschetto vicino alla reggia borbonica. Accanto al corpo ci sono gli oggetti personali di Romina: uno slip, un giubbino, un fermaglio per capelli, un pacchetto di sigarette, delle scarpe e anche una maglietta e un reggiseno strappato. Gli inquirenti sottopongono il cadavere all’esame del DNA per essere certi che si tratti proprio della ragazza scomparsa.
E il 1 settembre arriva la conferma: quel corpo è di Romina Del Gaudio.
Dall’autopsia emerge che la ragazza è stata uccisa con due colpi di arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata in testa e prima di essere uccisa ha subito un tentativo di violenza sessuale.
A distanza di anni, non c’è ancora un colpevole per la morte di questa ragazza. E sua madre è morta senza sapere chi ha ucciso la sua Romina e perchè.