Ariana Grande è un’attrice, cantante e compositrice statunitense che spegnerà 24 candeline il prossimo 26 giugno. Ha conquistato la celebrità grazie al ruolo di Cat Valentine grazie alle sit-com di successo di Nickelodeon Victorious e Sam & Cat, e successivamente, come cantante, quando nel 2011 firma un contratto con Republic Records, ma il suo nome è destinato a rimanere nella storia per ben più tristi ragioni.
Ariana è un idolo “trasversale”, capace di attirare consensi ed ammirazione di un pubblico variegato che abbraccia diverse generazioni. Questo, suo malgrado, è probabilmente il motivo per il quale il suo concerto in programma a Manchester ha fatto di lei “l’esca perfetta” agli occhi del terrorismo islamico, per colpire il maggior numero di civili, di tutte le età. Bambini compresi.
Famiglie con bambini, gruppi di amiche, coppie di fidanzati. Doveva essere una serata di gioia. E invece quella all’Arena di Manchester si è trasformata in una notte di terrore. Erano le 22.35 ora locale (le 23.35 ora italiana) di lunedì 22 maggio. Il concerto della pop star americana Ariana Grande si era appena concluso, le luci si erano alzate quando un’esplosione ha disseminato scene di puro terrore.
Ci sono anche alcuni bambini tra le 22 persone morte al Manchester Arena. L’attacco è stato compiuto da un kamikaze, morto nell’attentato, in una zona all’entrata della struttura vicino alla biglietteria e poco distante dalla stazione Victoria.
Secondo alcune testimonianze, riportate dai media britannici, l’ordigno era stato riempito di chiodi per aumentarne l’effetto esplosivo. Il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, ha confermato che si è trattato di una singola esplosione provocata da un attentatore kamikaze con un “ordigno rudimentale che ha fatto detonare provocando questa atrocità“.
Dodici ore dopo quella che è stata una vera e propria strage gli investigatori non hanno ancora finito di contare le vittime: i feriti sono 59, tra i quali molti giovani, mentre i morti sono già almeno 22.
Otto ospedali nell’area di Manchester sono stati mobilitati. Almeno otto persone, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, invece, risultano disperse, secondo il quotidiano locale Manchester Evening News.
“Nell’attentato al momento non risultano italiani coinvolti“, riferiscono fonti dell’ambasciata italiana a Londra, che da stanotte sta lavorando in coordinamento con il consolato generale e l’Unità di Crisi della Farnesina.
Fino a questo momento la polizia di Manchester non ha fornito il nome dell’uomo identificato come l’attentatore suicida e non ha neanche confermato se fosse un cittadino britannica. Il capo della polizia ha detto che l’attentatore “è morto sulla scena dopo aver attivato l’esplosivo”.
Sui canali di sostegno all’Isis, nel frattempo, sta circolando un video che ritrarrebbe il kamikaze, con il volto coperto, presunto autore della strage di Manchester. Lo riporta Site, il sito che monitora l’attività jihadista online. Non è chiaro ancora se si tratti di un video reale o di un fake. Sul web intanto, i sostenitori del sedicente Stato islamico stanno celebrando la strage. “Utenti che frequentano i forum pro-Is definiscono l’attacco a Manchester un colpo riuscito e sorprendente alla Gran Bretagna e sostengono che l’attentato sia una rappresaglia per i raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa contro il gruppo jihadista”, ha affermato la direttrice di Site. A novembre l’Isis aveva diffuso un video con istruzioni dettagliate su come fare una bomba.
Molte vittime presentano ferite all’altezza delle gambe, probabilmente provocate da chiodi. Dopo il boato la folla, circa 20 mila persone stipati nel secondo palazzetto più grande d’Europa, inizia a fuggire. È il peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti.
Le prime immagini sui social mostrano il panico. Decine di ambulanze fuori dall’Arena e anche persone sanguinanti portate via dalla zona. Per precauzione viene bloccata la stazione Victoria di Manchester. Sul posto mezzi di soccorso a sirene spiegate, elicotteri. Una squadra di artificieri nei giardini della cattedrale di Manchester, ha fatto brillare un pacco sospetto, si trattava solo di vestiti.