Non è andato a buon fine, il colpo messo a segno da una banda di giovani originari di Napoli.
La banda aveva architettato uno stratagemma particolare per rubare il cibo nel supermercato del Centro Commerciale Roma Est. I ladri riuscivano a oltrepassare le casse nascondendo interi scatoloni di tonno sul fondo dei carrelli, sotto uno strato di pannolini che pagavano regolarmente.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tivoli li hanno arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso: si tratta di ragazzi tra i 21 e i 27 anni di età, notati da alcuni clienti per l’acquisto dei soli pannolini.
Altri testimoni hanno notato i ladri caricare 97 scatoloni di tonno in un furgone e hanno fatto intervenire i militari. La refurtiva sequestrata consisteva in 1164 scatole di tonno per un valore di 1250 euro.
Non è l’unico caso né la prima volta che residenti in Campania attratti dai volantini delle offerte piuttosto appetibili degli ipermercati laziali, si accollano centinaia di chilometri per “saccheggiarne” gli scaffali.
Fonti investigative campane riferiscono che l’acquisto o il furto di ingenti quantità di prodotti alimentari presso i grandi ipermercati del Lazio, da rivedere all’ingrosso o al dettaglio nel napoletano, sta diventando un business in ascesa, in molti casi, praticato da diversi gruppi di “facce già note” alle forze dell’ordine.
Ladri professionisti che con destrezza, esperienza e maestria collezionano furti di alimenti e detersivi da migliaia di euro, mentre altri focolai di “napoletani in trasferta” presso gli ipermercati laziali si limitano a fare “il super-pieno” dei prodotti in offerta, ripulendo letteralmente gli scaffali e caricando interi furgoni stracolmi di prodotti.
Detersivi e prodotti alimentari rappresentano la mercanzia che fa più gola e che viene rivenduta a prezzi raddoppiati, servendosi di diversi canali: c’è chi pratica il la consegna a domicilio”, quindi la spesa viene ordinata al telefono e consegnata direttamente a casa del cliente; altri, invece, la rivendono in casa o all’interno di chioschi o stanze adibite a negozi. Infine, c’è chi tenta “il colpaccio” e prova a rivendere i prodotti direttamente ai negozi e ai supermercati e, in alcuni casi, ci riesce pure.