I Carabinieri di La Spezia hanno smantellato una cellula neonazista che organizzava ronde punitive e atti intimidatori contro immigrati.
L’indagine, denominata “Aurora” è scattata nel maggio del 2016, dopo che era stata imbrattata con simboli nazisti la sede del Pd di Ceparana. Una prima perquisizione a carico di militanti dell’ultradestra aveva portato al ritrovamento di armi bianche, materiale documentale e informatico di ispirazione nazista.
Il gruppo, per farsi propaganda, affiggeva nelle vie cittadine simboli nazisti e imbrattava targhe e iscrizioni commemorative della Resistenza e della lotta antifascista.
Durante la mattinata di sabato 29 aprile, le forze dell’ordine hanno effettuato diverse perquisizioni disponendo per tre indagati l’obbligo di dimora nel comune di residenza con il divieto di allontanamento dall’abitazione nelle ore notturne.
Gli indagati, tutti cittadini italiani, sono ritenuti responsabili dei reati di “associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali” e a vario titolo anche per reati di danneggiamento e incendio aggravati.
Secondo i Carabinieri, il gruppo organizzava ronde illegali punitive nei confronti di extracomunitari e avrebbe in alcune occasioni appiccato il fuoco a raccoglitori di indumenti usati della Caritas diocesana della Spezia e a un macchinario di una cava. Il gruppo aveva anche una base che consisteva in una roulotte parcheggiata in una zona boschiva di Follo, nella provincia di La Spezia, dove i militari hanno trovato istruzioni per fabbricare ordigni rudimentali, realizzabili con componenti di uso comune normalmente in vendita.