“Museo della Bibbia, libro di vita e di cultura” è il titolo della mostra ospitata presso Villa Villari in corso Domenico Riccardi a Cercola, in provincia di Napoli, dal 19 al 26 aprile 2017.
L’allestimento, voluto per la commemorazione dei 500 anni della Riforma Luterana, è organizzato dall’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi di Napoli e dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.
La cerimonia d’inaugurazione, in programma il 19 aprile alle ore 17.00, vedrà la presenza del Vescovo Ausiliare di Napoli, Sua Eccellenza Monsignor Gennaro Acampa, i consiglieri regionali Mario Casillo e Vincenza Amato, il consigliere della Città Metropolitana di Napoli con delega alla cultura Michele Maddaloni, l’assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, il presidente della commissione cultura della Città di Ercolano Carmela Saulino, nonché numerosi sindaci dell’area vesuviana, teologi, studiosi e altre autorità religiose, civili e militari.
Si tratta della prima tappa nell’Arcidiocesi di Napoli di quello che è un vero e proprio museo itinerante, che raccoglie le più antiche edizioni della Bibbia – tra cui la rarissima prima edizione di Alberto da Castello del 1504 – oltre a numerosi manoscritti e reperti antichi e che ha già fatto il giro di mezzo mondo, incantando ovunque i visitatori.
“La mostra biblica – ha dichiarato il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura e della Pontificia Commissione per i Beni Culturali – è uno straordinario strumento di conoscenza dell’orizzonte delle Scritture attraverso tre itinerari che s’intrecciano tra loro in armonia […]. La mostra ritrova così il trittico dell’esperienza biblica: Parola-Libro-Immagine, realtà immerse nella storia e nel mistero, in Dio e nell’uomo, nella vita e nella gloria”.
La mostra, curata dal padre francescano Michele Perruggini, infatti, sarà articolata in tre percorsi espositivi: storico, bibliografico e iconografico. Il percorso storico consisterà in un viaggio nelle vicende del popolo di Israele. Il percorso bibliografico illustrerà le varie fasi della trasmissione, partendo dalla forma orale per arrivare all’invenzione della stampa, passando dal lungo periodo degli amanuensi. Si potranno ammirare i vari materiali sul quale è stata trascritta la parola di Dio (dai fogli di papiro alle pergamene, fino alla diffusione della carta) e i famosi incunaboli, nella varie fasi del loro sviluppo tecnico, editoriale e tipografico. Infine, il percorso iconografico mostrerà gli effetti che il testo biblico ha prodotto nell’arte, con le opere di Carracci e Rembrandt, le incisioni in rame del XVI secolo e tanto altro ancora. Attraverso la storia della diffusione della Bibbia, “il grande codice della cultura occidentale”, si potrà così ripercorrere la storia dell’intera Europa e non solo.
Durante i giorni dell’esposizione sono previsti tre incontri scientifici, che vedranno avvicendarsi al tavolo dei relatori esperti e studiosi di fama. Il primo incontro, dal titolo La bibbia è un mito, una favola o un fatto storico?, avrà luogo il 20 aprile alle ore 20.00; venerdì 21 aprile, alla stessa ora, si cercherà di tracciare a grandi linee la trasmissione del testo biblico con l’esame delle versioni, delle traduzioni e della critica testuale; sabato 22 aprile, sempre alle ore 20.00, avrà luogo il terzo ed ultimo incontro, incentrato sulle sfide e sull’attualizzazione del testo biblico nel contesto contemporaneo.
La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 26 aprile 2017, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.